Giocare la vita per grandi ideali

di Edoardo Scognamiglio

«Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali, giovani!».

Le parole di papa Francesco pronunciate ieri durante la celebrazione dell’Eucaristia “in cui ha amministrato il sacramento della Cresima a molti giovani“ ci inducono a un risveglio spirituale, alla presa di coscienza del nostro statuto di battezzati. Che cosa deve fare un cristiano? Deve vivere il Vangelo come buona notizia per sé e per gli altri, ossia annunciare la gioia di appartenere a Cristo giorno per giorno nella propria vita. Ma quali sono i grandi ideali per cui vale la pena giocarsi la vita? Beh, anzitutto, l’Amore: quello con la A maiuscola, ossia che ci è testimoniato nella morte e risurrezione di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. In tal senso, Dio veramente è grande e ci ama: perché ci ha donato il suo Figlio unigenito.

L’Amore con la A maiuscola è Agape, ossia dono di sé per l’altro, dono gratuito, libero, che non si attende niente in cambio. Giocare la vita per i grandi ideali significa, altresì, riconoscere che senza Cristo “presente nell’Eucaristia“ noi non possiamo vivere e che, quindi, siamo disposti a morire per lui, per stare con lui, per non distaccarci dal suo corpo. Ancora, si gioca la vita per i grandi ideali nel momento in cui si portano avanti i progetti intrapresi: la famiglia, il matrimonio, l’educazione dei figli, la solidarietà verso gli ultimi, la carità vissuta con i poveri, la lotta al male, la denuncia delle ingiustizie… Tutto questo, ci ricorda papa Francesco, lo possiamo vivere, essere, pensare e fare se abbiamo in noi la forza dello Spirito Santo, il grande protagonista della Pasqua. Lo Spirito, infatti, è colui che trasforma le nostre zone d’ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lava i nostri peccati. Il Soffio di vita è colui che ci sostiene nelle tribolazioni e ci dona la vera gioia del cuore: essere sempre con il Signore!