approfondimenti

Totus Tuus, tutto tuo

ORAZIO LA ROCCA
Pubblicato il 30-11--0001

Mese Mariano. Milioni e milioni di fedeli nel mondo dedicano a Maria preghiere speciali, rosari, novene, veglie, silenzi.



“Totus Tuus”. Tra le tante cose belle che Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato in eredità dopo circa 27 anni di pontifi cato, ci sono sicuramente queste due parole latine, “Totus Tuus” (Tutto tuo), il motto che il giovane monsignore Karol Wojtyla – futuro Giovanni Paolo II – scelse per il suo stemma quando il 4 luglio 1958 Pio XII lo nominò vescovo ausiliare di Cracovia. Due semplici parole con le quali l'uomo che avrebbe traghettato la Chiesa nel terzo millennio dedicò tutta la sua vita alla Madonna, rivolgendole quell'affettuoso “tutto tuo” come un fi glio verso la madre che lo accompagnerà fi no alle 21,36 del 4 aprile 2005, l'attimo in cui concluse la sua vita terrena nel suo appartamento papale in Vaticano. “Totus Tuus”, una semplice espressione mariana in grado di sintetizzare uno dei più lunghi e signifi cativi pontifi cati della storia della Chiesa. Un motto, uno slogan, elevato a modernissimo sintetico inno mariano, che ci piace immaginare, possa far breccia nei cuori di milioni di fedeli sparsi in tutto il mondo. Con quelle due semplici parole Wojtyla ci ha ricordato per sempre che lui modellò tutta la sua esistenza in funzione dell'amore per la Madonna. Per lei sussultò nel drammatico attentato in piazza San Pietro nel quale Papa Wojtyla ebbe miracolosamente salva la vita «per intercessione della Madonna che deviò la traettoria del proiettile», ha più volte ammesso lo stesso Giovanni Paolo II. Ed anche per questo le è stato sempre grato e riconoscente. Come grati e riconoscenti alla Madonna sono – in particolare nel mese di Maggio – i milioni e milioni di fedeli che in tutto il mondo, specialmente negli oltre 400 santuari mariani sparsi nei 5 continenti, dedicano a Maria preghiere speciali, rosari, novene, veglie, silenzi, affi dandole le gioie e i dolori, le attese e le delusioni, le speranze e le sconfi tte, che ogni persona vive nel suo peregrinare quotidiano. Pio IX il 10 febbraio 1849, dopo un ritiro spirituale al Santuario della Madonna della Civita di Itri (Latina) durante la sua fuga alla vicina Gaeta, ebbe l'ispirazione di dedicare a Maria il dogma dell'Immacolata Concezione. Una venerazione fatta propria, non a caso, anche dal papa teologo per eccellenza, Benedetto XVI che proprio nel suo recente viaggio a Malta sulle orme di San Paolo ha voluto donare una rosa d'oro all'icona della Vergine più venerata dell'isola, Nostra Signora di Ta' Pinu a Floriana. «Sono lieto – ha detto nella preghiera mariana del Regina Caeli per spiegare il suo gesto – di presentare una Rosa d'Oro a lei, come segno del nostro fi liale affetto, che condividiamo per la Madre di Dio. Vi chiedo in particolare di pregarla con il titolo di Regina della Famiglia, un titolo aggiunto alle Litanie Lauretane dal mio amato predecessore, Papa Giovanni Paolo II, egli stesso ospite, in varie occasioni, di queste terre».

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