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Suor Anna, dalla lap dance alla redenzione. La folgorazione ad Assisi

ORAZIO LA ROCCA
Pubblicato il 30-11--0001

La nuova vita di una religiosa, ex ballerina specializzata in lap dance "hard"

Da ballerina cubista, specializzata in lap dance e balli funky, animatrice per anni dei locali notturni milanesi più trasgressivi, a "ballerina di Dio", ideatrice di una nuova forma di danza, la Holy dance (danza sacra) che ora insegna a gruppi di giovani ballerini, con alcuni dei quali il 7 aprile si esibirà davanti a vescovi, cardinali, semplici fedeli in una delle più antiche e suggestive basiliche romane, Santa Croce in Gerusalemme, in un evento dedicato alla Bibbia.


È il lungo cammino di conversione che ha segnato la vita di suor Anna Nobili, 38 anni, ex ballerina hard, che nelle spericolate notti milanesi - prima della "folgorazione" mistica che la colpì a 25 anni durante un viaggio ad Assisi, sulle orme di San Francesco e Santa Chiara - era abituata anche a "intrattenere" con disinibiti passi di danza anonimi clienti attratti solo dalla sua bellezza. Fascino rimasto praticamente intatto anche con l'abito delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, indossato dopo la professione dei voti perpetui lo scorso settembre nella cattedrale di Palestrina. Naturale tappa finale di un lungo cammino di ricerca, di studio e di meditazione a cui la religiosa era arrivata dopo l'improvvisa "conversione" di Assisi.


Suor Anna - la cui vita quasi certamente ispirerà un musical - dopo i voti perpetui non ha abbandonato la danza. Il vescovo di Palestrina, Domenico Sigalini, le ha affidato l'incarico di insegnare danza sacra contemporanea al centro pastorale giovanile della diocesi. "Incarico che svolgo con passione ed entusiasmo perché - confessa - posso seguire tanti giovani, ragazze, bambini in un cammino di fede e di ricerca artistica nell'affascinante mondo della danza che porto sempre dentro di me".


Con lo stesso entusiasmo, suor Anna danzerà nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme dove sarà testimonial d'eccezione di un evento biblico-teologico presieduto dall'arcivescovo Gianfranco Ravasi, ministro della cultura della Santa Sede, che benedirà la nuova Cappella della Parola e presenterà il libro "La Bibbia giorno e notte" tratto dalla lettura integrale dell'Antico e del Nuovo Testamento organizzata da Giuseppe De Carli, storico vaticanista del Tg1, ed Elena Balestra, e trasmessa in diretta l'ottobre scorso su Raiuno e Rainternational.


"Insieme con i miei allievi - anticipa la religiosa - presenterò una coreografia mistica dal titolo "Gesù luce del mondo", per la quale mi sono ispirata al Vangelo di Giovanni, un inno alla vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male grazie all'amore di Dio". Quasi una coreografia autobiografica di una suora ballerina che ha praticamente inventato un nuovo modo di pregare attraverso la forma d'arte a lei più congeniale: la danza contemporanea.


Si esalta, suor Anna, quando parla della sua nuova vita, che non teme di confrontare, anche pubblicamente, con il suo turbolento passato, quando, oltre ai balli erotici e alle trasgressioni, ebbe modo anche di far parte del corpo di ballo di numerose trasmissioni di successo della Rai e di Mediaset. Un lungo cammino fatto di meditazioni, ricerca, turbamenti, anche sofferenze. Fino allo scorso anno quando ha pronunziato i voti perpetui entrando nella Congregazione delle Suore Operaie della Santa Gasa di Nazareth, le stesse suore che le hanno praticamente imposto di continuare a danzare e a insegnare ai giovani le coreografie di quella Santa danza moderna portatrice di una nuova forma di trasgressione, la ricerca della fede in Dio e l'amore per Gesù Cristo. E lei, suor Anna, non se lo ha fatto dire due volte: ha obbedito ed è rinata a nuova vita, ma continuando sempre a ballare. Orazio La Rocca

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