rubrica_viaggi

La via di san Francesco in Umbria

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

E' un percorso della fede, un viaggio nella terra di san Francesco, il celebre santo di Assisi e patrono d'Italia, attraverso borghi, cittadine, abbazie, monasteri, casolari, eremi solitari e chiesette; un modo inconsueto di scoprire il cuore dell'Umbria, le sue tradizioni, i sapori e la sua gente.

L'itinerario ufficiale (www.viadifrancesco.it) ricopre 276 chilometri, 16 tappe da nord a sud, da Citerna a Terni, anche se in realtà la strada, nata dal progetto La Via francigena di san Francesco - La Via di Roma, promosso e realizzato dalle regioni Umbria e Lazio, dall'Opera romana Pellegrinaggi e dai Cammini d'Europa G.e.i.e. (www.camminideuropageie.com) può essere ampliata, modificata e personalizzata per conoscere meglio tutti i luoghi dove visse e predicò san Francesco.

La Via è percorribile a piedi, in automobile o in bicicletta - dieci, venti chilometri al giorno, a seconda delle proprie esigenze - e attraversa uno splendido tratto della campagna umbra, piena di stradine silenziose, di mulattiere e sentieri, di campi di grano e di girasole punteggiati da piccole chiese e da boschi arroccati sulle colline. Si seguono le orme di san Francesco, i luoghi a lui più cari, dove nacque e morì, dove meditò e dove maturò il suo amore per la natura.

Legato alla figura del frate umbro c'è un patrimonio tutto da scoprire, tappa dopo tappa, in questo percorso dove l'atmosfera spirituale e artistica si unisce ai piaceri più profani di una tradizione enogastronomica eccellente.

Il cammino parte da Citerna, lungo l'antico percorso per il santuario de La Verna, e si inoltra tra le colline ricoperte di boschi e valli fino ad Assisi, meta ogni anno di milioni pellegrini provenienti da tutto il mondo. La città umbra è il luogo di nascita di san Francesco, dove ebbe origine l'Ordine dei frati minori, e la strada francescana parte proprio dalla Basilica dove riposa il Santo e dove Giotto raffigurò mirabilmente la sua vicenda umana e spirituale. Da qui si può passeggiare verso il centro o lungo le mura cittadine, tra vie medioevali e scalette ricche di romantici scorci con panorami mozzafiato sulla vallata umbra. Altra tappa importante ad Assisi è la chiesa di san Damiano, dove avvenne la conversione del giovane Francesco davanti a un grande crocifisso, che oggi si trova nella Cappella delle Reliquie di santa Chiara, e dove intorno al 1226 scrisse il celebre poema Cantico delle Creature. Altro simbolo della spiritualità francescana è la Porziuncola, piccola cappella fondata nel IV secolo da alcuni pellegrini di ritorno da Gerusalemme, racchiusa nella basilica di Santa Maria degli Angeli, a circa 5 chilometri da Assisi, dove il frate umbro costituì il primo convento stabile dell'Ordine francescano. Qui accanto, la sera del 3 ottobre 1226 il frate morì in una semplice capanna che divenne la Cappella del Transito, trasformata nel 1569 in basilica per volere di papa Pio V.

La visita dei luoghi sacri dedicati al frate umbro deve contemplare anche un pellegrinaggio alla basilica di santa Chiara, la fondatrice dell'Ordine delle Clarisse, e all'Eremo delle Carceri, immerso tra le querce del monte Subasio, a circa 4 chilometri dalla cinta muraria dove il santo si ritirava in meditazione.

Da Assisi si può proseguire verso sud oppure deviare verso nord, in direzione Perugia, dove san Francesco fu tenuto prigioniero ai tempi in cui era ancora solo un giovane cavaliere, o viaggiare verso Pietralunga, dove il frate compì dei miracoli, e Gubbio, bellissima città medievale famosa per l'incontro del Santo con il lupo. Qui si può passeggiare da piazza Grande alla cattedrale, al palazzo Ducale e al Duomo per godere di uno dei panorami più belli dell'Umbria.

Viaggiando verso sud da Assisi l'itinerario prosegue lungo una strada di ulivi, a metà collina, per Spello, borgo ricco d'arte e di scorci amati da artisti e pittori, dove furono erette tantissime chiese e abbazie in memoria del Santo. Prima di proseguire lungo il cammino, è bene passeggiare nei vicoli tortuosi del borgo arroccato, rinomato per i riflessi rosati della sua pietra, fino alla chiesa trecentesca di sant'Andrea Apostolo e alla chiesa di Santa Maria Maggiore con la celebre Cappella Bella, affrescata nel 1501 dal Pinturicchio.

La strada continua dopo sei chilometri per Foligno, città di mercanti e di signori, ai margini della pianura umbra, dove nel 1205 Francesco compì il suo primo atto di povertà: in piazza della Repubblica (all'epoca piazza Grande) il giovane frate vendette le sue preziose stoffe e il cavallo per recuperare i soldi necessari al restauro della chiesa di san Damiano. La devozione a san Francesco è testimoniata anche dalla cappella di san Matteo, nella chiesa di san Francesco, dove nel 1224 frate Elia ebbe la visione di un sacerdote vestito di bianco che gli predisse, di lì a due anni, la morte di Francesco.

La città di Foligno è una tappa obbligata per arrivare, attraverso paesaggi incantevoli, a Trevi e a Montefalco, con il complesso museale di san Francesco ricavato da una chiesa del XIV secolo sconsacrata. A Trevi il beato giunse nel 1213 e la leggenda narra che nella piazza principale compì un miracolo, rabbonendo un asino che disturbava la sua predica. Nel 1350 venne eretta una chiesa in suo onore con affreschi sulla sua vita spirituale.

L'itinerario prosegue per 18 chilometri fino a Spoleto e al magnifico bosco sacro di Monteluco, a circa 850 metri d'altezza, dove Francesco era solito ritirarsi in meditazione e dove sono conservati i resti di un santuario e di un pozzo da cui il Santo avrebbe fatto sgorgare miracolosamente l'acqua. Dopo aver percorso le rive del fiume Nera fino alle spettacolari cascate delle Marmore si arriva al lago di Piediluco, ultima tappa umbra della Via di Francesco, da dove si può continuare verso i santuari francescani della Valle santa di Rieti e raggiungere Roma, cioè San Pietro, meta finale e ampliata del cammino.(Ansa)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA