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La febbre si ha quando la temperatura corporea è superiore ai 37° C. Per una corretta misura il termometro, in particolare il sensore argentato, deve essere posto per alcuni minuti a stretto contatto con il corpo, ad esempio posizionato nel cavo ascellare o nella piega inguinale. Nei neonati e nei lattanti la febbre si può misurare rapidamente anche posizionando il sensore del termometro nell'ano; in quest'ultimo caso la temperatura registrata va diminuita di 0,5° C per ottenere la misura corretta della febbre. Perché viene la febbre? Le cause sono moltissime ed è pertanto inutile elencarle tutte. Spesso, dopo una prima e semplice visita, nemmeno il più esperto dei medici potrà affermare con certezza quale sia la causa di quella febbre. In generale la febbre è una risposta del nostro organismo a qualche evento che lo “disturba”. Molto spesso il “disturbo” è dato da una infezione, contro la quale il nostro organismo mette in atto un primo meccanismo di difesa, la febbre appunto. La maggior parte dei virus e dei batteri non riesce infatti a replicarsi se il nostro organismo ha una temperatura superiore, anche di poco, a quella normale. Cosa fare allora in caso di febbre? Di solito in un bambino di età superiore ad un anno e che presenta buone condizioni generali (ovvero appetito conservato, voglia di giocare o più in generale in un bambino che aldilà della febbre in sé non sembra star male) non occorre allarmarsi. Molto probabilmente si tratterà di una infezione indifferenziata delle prime vie aeree (ad esempio faringite, bronchite) data da un virus per la quale saranno necessarie solo un po' di pazienza (3 o 4 giorni), una visita pediatrica di controllo ed un farmaco antipiretico (paracetamolo). Se viceversa sono presenti sintomi o segni di allarme (tosse continua, respiro difficoltoso o frequente, sonnolenza, inappetenza, debolezza o se il bambino è molto piccolo) è bene consultare il pediatra di fiducia per una visita urgente.