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I DANNI del sole sulla PELLE: dall'invecchiamento precoce alle precancerosi

Giulio Franceschini
Pubblicato il 30-11--0001



Il rapporto con la tintarella è cambiato profondamente negli ultimi anni. Fino alla fine del diciannovesimo secolo, l'accentuata abbronzatura della pelle era prerogativa di contadini e manovali. Questa caratteristica, ai tempi per nulla apprezzata, sottolineava il ceto sociale umile e disagiato dei lavoratori costretti a passare numerose ore sotto il sole rovente. A partire dalla fine della seconda guerra mondiale la reputazione dell'abbronzatura è lentamente migliorata. Il contemporaneo sviluppo economico e del turismo in genere ha portato in questi ultimi tempi ad una vera e propria passione per l'abbronzatura. La tintarella è divenuta sinonimo di benessere e di vita agiata, ricca di piaceri, viaggi e avventure. Accanto a questo comportamento di massa di esporsi in modo selvaggio a “bagni di sole”, c'è la recente presa di coscienza che le radiazioni ultraviolette non determinano solo una bella abbronzatura ma possono procurare danni tipo: - reazioni immediate; - invecchiamento cutaneo; - lesioni precancerose e tumori cutanei.

REAZIONI IMMEDIATE
L'eritema è il più immediato degli effetti negativi biologici foto mediati accompagnato a volte da un lieve prurito destinato comunque a scomparire in breve tempo. Le ustioni di I e di II grado – caratterizzate da un intenso rossore dolente accompagnato da prurito e piccole vescicole – ripetute nel tempo ed in particolare nei primi 20 anni di vita, contribuiscono in modo rilevante all'insorgenza del melanoma, un tumore maligno a sede prevalentemente cutanea.

INVECCHIAMENTO CUTANEO
L'invecchiamento della cute è un fenomeno biologico complesso, che può essere notevolmente accelerato dai raggi del sole. Con il termine “fotoinvecchiamento” (photoaging) si indicano infatti le modificazioni cutanee indotte dall'esposizione solare, sommate alle modificazioni fisiologiche dovute all'età. Molti segni che in realtà sono causati dall'esposizione al sole vengono erroneamente attribuiti all'invecchiamento biologico. Gli effetti cumulativi dei raggi solari sono particolarmente evidenti sulla pelle di individui che, per motivi professionali, sono continuamente esposti al sole (contadini, marinai, pescatori, muratori, velisti).

LESIONI PRECANCEROSE E TUMORI CUTANEI
La relazione tra raggi UV e le lesioni precancerose della cute è nota da almeno un secolo. Tale teoria è confermata dal fatto che le aree del corpo più esposte alle radiazioni UV (volto, collo, dorso, braccia, gambe), sono le più colpite dai tumori della pelle; come pure più colpite sono le razze di pelle più chiara (fototipo I e II). L'esposizione cronica al sole induce: invecchiamento precoce della pelle in tutti; in 4 soggetti ogni 1000 invece induce delle lesioni precancerose (anzi da alcuni studiosi ritenute carcinomi iniziali, “in situ”) chiamate cheratosi solari o senili. Infine è responsabile di carcinomi basocellulari e spinocellulari, rispettivamente 95 e 30 nuovi casi all'anno ogni 100.000 abitanti.

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