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CERVICALGIA: come curarla?

Maria Cristina Rossi
Pubblicato il 30-11--0001



È un termine utilizzato per definire un dolore che si localizza a livello del collo, accentuato dal movimento; nei casi più gravi questo dolore può irradiarsi anche alle spalle e alle braccia, rendendo difficili i movimenti, o essere associato a cefalea, vertigini, disturbi della vista e dell'udito. La cervicalgia può essere acuta, cronica, subacuta. Questa patologia colpisce circa i 2/3 della popolazione adulta almeno una volta nella vita. Uno studio recente ha evidenziato una incidenza del 66,7% in una popolazione di adulti di età compresa tra i 20 e i 69 anni: inoltre colpisce il 29% degli uomini e il 40% delle donne nell'arco di un anno. Il dolore si risolve generalmente entro pochi giorni o settimane, ma può ricomparire e dar luogo ad una cervicalgia cronica che si stima intorno al 10% dei casi; causa gravi disabilità nel 5% dei soggetti colpiti.
La cervicalgia si manifesta in seguito a numerose patologie associate all'apparato muscolo-scheletrico, quali: infiammazioni della fascia muscolare dovute a freddo e colpi d'aria, postura scorretta assunta durante la giornata (posizione seduta davanti al computer), sovraccarico della zona cervicale alta con conseguente manifestazione di mal di testa, mal occlusioni dentarie, tensione psicologica, patologia da sforzo (movimenti eccessivi e ripetuti della muscolatura del collo che tendono a sovraccaricare la zona cervicale bassa per cui il dolore si manifesta nella zona delle spalle). In altri casi la cervicalgia riguarda patologie associate all'apparato ostio-articolare come l'artrosi del rachide cervicale (questa forma si presenta con dolore cronico e rigidità cervicale, che limita i movimenti), traumi in seguito al “colpo di frusta” (spesso in occasione di un incidente stradale, ipercifosi dorsale e iperlordosi lombare).
Una corretta diagnosi è fondamentale per impostare adeguate terapie di cura che possono essere farmacologiche con somministrazione di farmaci antidolorifici e antinfiammatori in particolare dei FANS che sono indicati nel controllo degli episodi dolorosi e acuti, che si possono trovare sotto forma di compresse o cerotti a rilascio controllato e possiedono un effetto terapeutico che dura almeno 12 ore o la formulazione in gel che assicura una copertura di circa 6/8 ore (3/4 applicazioni al giorno). Si consigliano inoltre anche terapie fisiche con esercizi di rinforzo muscolare o l'utilizzo di collari.

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