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Caduta dei CAPELLI, tra cause ereditarie e stile di vita

Giulio Franceschini
Pubblicato il 30-11--0001



La caduta dei capelli è un fenomeno assai frequente che riguarda una percentuale rilevante dell'universo maschile e, in qualche misura, anche di quello femminile. Spesso, la perdita della chioma viene vissuta come motivo d'ansia, di disagio interiore, come causa di un'inconscia disistima che, talvolta, assume i problematici contorni della patologia. È innanzitutto molto importante differenziare la caduta dei capelli dalla calvizie o alopecia androgenetica. Il primo è causato spesso da fenomeni quali stress, ansia, malattie, alcuni tipi di diete etc... mentre la seconda è la calvizie vera e propria e cioè non solo un'aumentata caduta dei capelli, ma una riduzione della densità. Va subito detto che il ciclo vitale del capello prevede una nascita, un periodo di crescita più o meno lungo ed infine la morte del capello. In condizioni normali, poco dopo la caduta di un capello ne nasce un altro, che andrà a sostituire quello caduto. Questo è un processo che può durare per tutta la vita dell'individuo. Quindi, niente paura se la mattina, quando vi alzate, trovate qualche capello sulla spazzola, nel lavandino o sul cuscino. Ciò che normale non è, invece, è che, dopo la caduta di un capello, ne ricresca un altro più assottigliato, più corto o più piccolo. O che, ancora peggio, non ricresca affatto. In primo luogo ci possono essere cause genetiche alla base della perdita dei capelli. Genitori e nonni con una combinazione di geni che provoca tale problema. Ma i capelli sono estremamente sensibili al nostro stile di vita, al nostro stato psico-fisico e alla nostra alimentazione.
Condizioni psicofisiche difficili, soprattutto se prolungate, possono provocare un aumento della caduta dei capelli, talora anche molto pronunciato. Shock emotivi, i periodi di super attività (come studio, responsabilità professionali, problemi di relazione), attività sportive o professionali faticose e non associate a regimi alimentari compensativi, superlavoro e malattie debilitanti sono tutte possibili cause di perdita dei capelli. Questo perché lo stress può portare ad un abbassamento delle difese immunitarie ed indebolire il corpo. Può inoltre causare una riduzione del diametro dei capillari, delle vene, rendendo di fatto così più complicata l'approvvigionamento di sangue e di ossigeno di diverse cellule del corpo, come ad esempio i follicoli piliferi, che permettono la crescita dei capelli.
Senza una giusta circolazione sanguigna, si avrà un progressivo indebolimento del cuoio capelluto, che porterà alla caduta dei capelli. È necessario quindi prestare attenzione ai sintomi della fatica. Non è raro anche il caso in cui il proprio organismo possa trovarsi in uno stato di squilibrio ormonale. Persino gli ormoni della tiroide, che aiutano l'organismo a mantenere le normali funzioni attraverso una completa digestione e l'assorbimento delle sostanze nutrienti, può essere soggetto a sbalzi che influenzano di volta in volta lo spessore dei capelli. La caduta dei capelli avviene quindi in molti modi, tutti con cause differenti. Una buona combinazione di tempismo e specificità, può evitare il problema.

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