La preghiera - di Felice Accrocca
Il Papa “ha bisogno dell'intercessione di
san Francesco”, disse Giovanni Paolo II
all'interno della Basilica che del Santo
conserva le spoglie.
In quell'occasione, il Papa si dichiarava
bisognoso dell'aiuto di colui
che aveva “scritto a caratteri incisivi il
Vangelo di Cristo nei cuori degli uomini
del suo tempo”. A Francesco Giovanni
Paolo II chiedeva di aiutare lui e tutti
i cristiani a tradurre analisi e prospettive
“in semplice e fruttifero linguaggio
del Vangelo”, “a risolvere tutto in chiave
evangelica”.
Straordinaria essenzialità ed effi cacia:
fare del Vangelo l'unità di misura
della quotidianità, ergere a criterio di
valutazione e di giudizio l'evangelico
quotidiano, perché Cristo possa essere
accolto dagli uomini del nostro tempo;
un tempo che attende “Cristo con grandissima
ansia, benché molti uomini della
nostra epoca non se ne rendano conto”. In
quest'invocazione il Papa rivelava una
grande affi nità spirituale con Francesco;
questi lesse i bisogni del suo tempo
come conseguenza di una mancanza
di Vangelo, e perciò il Vangelo divenne
per lui il criterio ultimo, la norma normans
della propria esistenza, tanto che
volle che nella sua Regola si scrivesse,
all'inizio e alla fi ne, che la vita dei frati
non consisteva altro che in questo: osservare
il Vangelo di Gesù Cristo.
Anche la nostra vita dev'essere trasformata
dal Vangelo, e tutto ciò senza
tristezza, senza uno stile rinunciatario,
perché “Dio ama chi dona con gioia”
(2Cor 8,9).
Che è poi quanto il Papa ripeté ai frati:
“Servite il Signore con gioia”.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA