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Giovani Paolo II ad Assisi - Intervento Custode basilica papale di Santa Maria degli Angeli

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001



Giovanni Paolo II si è recato per sei volte, come pellegrino, nella città di Assisi. La visita più importante è quella del 27 ottobre 1986, quando i rappresentanti delle religioni più importanti del mondo giunsero nella città serafica per celebrare la prima “Giornata mondiale della Pace”. Un'intuizione profetica di Papa Wojtyla: mai i capi delle varie confessioni si erano incontrati insieme. Era il segno che veniva abbandonata per sempre la strada dei conflitti religiosi; era la consacrazione ufficiale e definitiva del dialogo, del rispetto e della tolleranza, del guardare insieme verso l'unità nella diversità. Un evento storico, vissuto in modo austero e semplice, francescano.
Perché la scelta cadde su Assisi? Perché è la città di Francesco, un santo che da sempre parla al cuore di ogni uomo; perché il messaggio di pace del Poverello continua a risuonare nel mondo; perché la sua testimonianza di preghiera, umiltà e fraternità sono davvero universali.
Non a caso il Papa è tornato nella cittadina umbra – e sarà l'ultima volta - il 24 gennaio 2002, per promuovere una nuova giornata di preghiera come risposta ai dolorosi avvenimenti seguiti all'attacco delle Torri Gemelle.
In quel tragico 11 settembre, la pace era ormai solo un sogno e gli uomini del pianeta sembravano schierati su due campi avversi, quasi chiamati ad uno scontro epocale, una resa dei conti. Con l'invito alla preghiera, Giovanni Paolo II seppe invece trasformare lo stato di prostrazione di un'umanità sofferente e sfiduciata, in un'opportunità positiva per un salto qualitativo nella storia, per un impegno concreto a servizio della speranza.
Una straordinaria iniziativa a favore dell'uomo che trovò spazio tra le mura benedette di Assisi: la città di Francesco, la città della pace.

Fr. Fabrizio Migliasso ofm

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