3° VISITA - 27 OTTOBRE 1986 - Giornata di preghiera per la pace nel mondo
Il discorso sulla Piazza Inferiore di San
Francesco al termine della preghiera.
1. Nel concludere questa giornata
mondiale di preghiera per la pace, a
cui voi siete intervenuti da molte parti
del mondo, accettando gentilmente il
mio invito, vorrei esprimere i miei sentimenti,
come un fratello e un amico,
ma anche come un credente in Gesù
Cristo, e, nella Chiesa cattolica, il primo
testimone della fede in lui. [...]
2. È infatti la mia convinzione di fede
che mi ha fatto rivolgere a voi, rappresentanti
di Chiese cristiane e comunità
ecclesiali e religioni mondiali, in spirito
di profondo amore e rispetto. [...]
Anche se ci sono molte e importanti
differenze tra noi, c'è anche un fondo
comune, donde operare insieme nella
soluzione di questa drammatica sfi da
della nostra epoca: vera pace o guerra
catastrofi ca?
3. Sì, c'è la dimensione della preghiera,
che pur nella reale diversità delle
religioni, cerca di esprimere una comunicazione
con un Potere che è al di
sopra di tutte le nostre forze umane.
La pace dipende fondamentalmente
da questo Potere che chiamiamo
Dio.[...]
Per la prima volta nella storia ci siamo
riuniti da ogni parte, chiese cristiane
e comunità ecclesiali e religioni mondiali,
in questo luogo sacro dedicato
a san Francesco per testimoniare davanti
al mondo, ciascuno secondo la
propria convinzione, la qualità trascendente
della pace. La forma e il
contenuto delle nostre preghiere sono
molto differenti, come abbiamo visto,
e non è possibile ridurle a un genere
di comune denominatore.
4. Sì, ma in questa stessa differenza
abbiamo scoperto di nuovo forse che,
per quanto riguarda il problema della
pace e la sua relazione all'impegno religioso,
c'è qualcosa che ci unisce.
La sfi da della pace comporta il problema
di una ragionevole qualità
della vita per tutti, il problema della
sopravvivenza per l'umanità [...]. Di
fronte a tale problema, due cose sembrano
avere suprema importanza [...].
La prima [...] è l'imperativo interiore
della coscienza morale, che ci ingiunge
di rispettare, proteggere e promuovere
la vita umana [...]. La seconda
cosa comune è la convinzione che la
pace va ben oltre gli sforzi umani, soprattutto
nella presente situazione del
mondo [...].
5. Ma, nello stesso tempo e nello stesso
spirito, sono pronto a riconoscere
che i cattolici non sono sempre stati
[...] costruttori di pace. Per noi stessi,
quindi, ma anche
forse, in un certo
senso, per tutti
questo incontro di
Assisi è un atto di
penitenza. [...]
6. Preghiera, digiuno,
pellegrinaggio.
Questa
giornata di Assisi
ci ha aiutato a
divenire più coscienti
dei nostri
impegni religiosi.
Ma ha anche
reso il mondo,
che ci ha seguito
attraverso i
mezzi di comunicazione,
più
cosciente della
responsabilità di ogni religione
nei confronti dei problemi della
guerra e della pace. Forse mai come
ora nella storia dell'umanità è divenuto
a tutti evidente il legame intrinseco
tra un atteggiamento autenticamente
religioso e il grande bene della pace.
Che peso tremendo da portare per le
spalle dell'uomo! [...]
7. Non c'è pace senza un amore appassionato
per la pace. Non c'è pace
senza volontà indomita per raggiungere
la pace. La pace attende i suoi
profeti. [...]
La pace è una responsabilità universale:
essa passa attraverso mille piccoli atti della vita quotidiana. [...] Noi affi -
diamo la causa della pace specialmente
ai giovani. Possano i giovani contribuire
a liberare la storia dalle false
strade in cui si svia l'umanità. [...]
8. In risposta all'appello che feci a
Lione in Francia, nel giorno nel quale
noi cattolici celebriamo la festa di
San Francesco, speriamo che le armi
abbiano taciuto e che gli attacchi
siano cessati. [...] In realtà, questo
appello è stato accolto da molti
cuori e da molte labbra in ogni
parte del mondo [...].
9. Ciò che abbiamo fatto
oggi ad Assisi [...] dobbiamo
continuare a farlo ogni
giorno della nostra vita. [...]
Se il mondo deve continuare, e gli uomini
e le donne devono sopravvivere
su di esso, il mondo non può fare a
meno della preghiera. Questa è la lezione
permanente di Assisi: è la lezione
di san Francesco che ha incarnato
un ideale attraente per noi; è la
lezione di santa Chiara, la sua prima
seguace. È un ideale fatto di mitezza,
umiltà, di senso profondo di Dio e di
impegno nel servire tutti. San Francesco
era un uomo di pace. [...]
10. Mossi dall'esempio di san Francesco
e di santa Chiara, [...] invitiamo i
leaders mondiali a prender atto della
nostra umile implorazione a Dio per
la pace. [...]
11. [...] Vi ringrazio nuovamente [...].
Lo faccio con le parole della preghiera
che è comunemente attribuita a san
Francesco, perché ben ne rispecchia
lo spirito: “Signore, fa' di me uno strumento
/ della tua pace [...]”.
CRONACA DELLA GIORNATA
Alle 9,00 del mattino il Pontefice ha fatto il suo ingresso in Basilica,
accolto entusiasticamente da un folto numero di frati.
Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, con le singole Delegazioni
disposte in semicerchio attorno al Papa dinanzi la
Porziuncola, un coro greco ha cantato un salmo, poi un grande
silenzio, solenne e prolungato, rotto dopo alcuni minuti dalla
voce calmissima dal Santo Padre che ha spiegato il significato
di quell'incontro.
Alle 10,00 usciti dalla Basilica, i capi religiosi si sono diretti
verso Assisi in luoghi prefissati per la preghiera individuale di
gruppo.
I rappresentanti delle Confessioni e delle Comunità Cristiane
sono saliti alla cattedrale di San Rufino per la preghiera.
Alle 14,00 tutti i capi religiosi si sono ritrovati in piazza del Comune,
da qui si sono incamminati verso la Basilica di San Francesco.
È la prima processione-pellegrinaggio di tutte le religioni
nella storia.
In piazza San Francesco inizia la preghiera per la pace e il Santo
Padre inizia il suo discorso dopo il quale è iniziato a piovere
abbondantemente.
Al termine della preghiera, durante lo scambio della pace fra
i vari esponenti religiosi, un gruppo di frati ed alcuni giovani
liberano nel cielo delle colombe.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA