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2° VISITA - 12 MARZO 1986 - Pellegrino ad Assisi con tutti i Vescovi italiani

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001



Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli (Mt 11, 25)

Veniamo qui, cari fratelli, per ripetere con Cristo Signore queste parole, per “benedire il Padre”. - veniamo per benedirlo a motivo di ciò che egli ha rivelato, otto secoli fa, a un “Piccolo”, al Poverello d'Assisi; - le cose in cielo e sulla terra, che i fi - losofi “non avevano nemmeno sognato”; - le cose nascoste a coloro che sono “sapienti” soltanto umanamente, e soltanto umanamente “intelligenti”; - queste “cose” il Padre, il Signore del cielo e della terra, ha rivelato a Francesco e mediante Francesco. [...] Ci troviamo in presenza del Santo, che contemporaneamente è il patrono d'Italia, quindi Colui che tra i numerosi fi gli e fi glie di questa terra, canonizzati e beatifi cati, unisce in modo particolare l'Italia con la Chiesa. [...] Guardando con gli occhi dello spirito la tua fi gura e meditando sulle parole della lettera ai Galati, con le quali ci parla l'odierna liturgia, desideriamo imparare da te questa “appartenenza a Gesù”, di cui tutta la tua vita costituisce un così perfetto esempio e modello. [...] Ti hanno chiamato “Poverello d'Assisi”, e tu eri e sei rimasto uno degli uomini che hanno donato più generosamente agli altri. Avevi quindi un'enorme ricchezza, un grande tesoro. E il segreto della tua ricchezza si nascondeva nella Croce di Cristo. [...] La liturgia riferisce queste parole a Francesco d'Assisi. Egli rimase nella tradizione, nella letteratura e nell'arte come colui che “riparò il tempio... e fortificò il santuario”. Come colui che “premuroso di impedire la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio” (Sir 50, 4). [...] Volentieri prendiamo queste parole in prestito dal libro del Siracide per venerare, dopo ottocento anni, Francesco d'Assisi, patrono d'Italia. [...] Con gioia abbiamo accettato l'invito di venire qui ad Assisi, sentito in certo modo nelle parole del nostro Signore e Maestro: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11, 28). Speriamo che esse si attuino su di noi tutti, così come anche quelle ulteriori: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11, 29). Così vogliamo, Cristo! Così desideriamo! Con un tale pensiero siamo venuti oggi ad Assisi. [...] Ti ringraziamo per san Francesco, che non si è sentito degno di accettare l'ordinazione sacerdotale. Eppure a lui hai affidato, in modo così eccezionale, la tua Chiesa. Ed ecco, guardando verso Francesco che “povero e umile, entra ricco nel cielo, onorato con inni celesti” (Acclam. Al Vang.), vorremmo ancora applicare a lui le parole del libro del Siracide, che tanto bene riassumono la sua celebre visione: “Francesco, abbi premura di impedire la caduta del tuo popolo”!

CRONACA DELLA GIORNATA

Il Santo Padre ha compiuto il suo secondo pellegrinaggio nella città di san Francesco in occasione dell'VIII centenario della nascita del Poverello. Momento centrale di questo pellegrinaggio è stato l'incontro con i Vescovi d'Italia che si è realizzato dapprima con la partecipazione alla seduta conclusiva dell'assemblea straordinaria e successivamente alla solenne concelebrazione nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco. Accolto nella Salone Papale dall'affettuoso saluto dei circa duecentoventi Vescovi italiani, il Santo Padre ha ricevuto il saluto del Card. Anastasio Ballestrero, Arcivescovo di Torino e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, quindi ha ascoltato la lettura del Messaggio dei Vescovi alla Nazione italiana. Dopo aver incontrato i Vescovi e rivolto loro l'allocuzione, il Santo Padre si è di nuovo unito ai suoi confratelli nell'Episcopato nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco, per la solenne celebrazione eucaristica. Nella cattedrale di San Rufino, il Santo Padre si è incontrato nel primo pomeriggio di venerdì 12 marzo, con sacerdoti, religiosi e rappresentanti dei movimenti laicali della diocesi di Assisi- Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Ai presenti ha rivolto il suo discorso. L'incontro del Papa con il popolo di Assisi è avvenuto, nel pomeriggio di venerdì 12 marzo, sul vasto piazzale antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Ascoltate le parole di benvenuto rivoltegli, il Papa ha pronunciato un suo discorso.

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