2° VISITA - 12 MARZO 1986 - Pellegrino ad Assisi con tutti i Vescovi italiani
Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai tenuto nascoste
queste cose ai sapienti e agli intelligenti e
le hai rivelate ai piccoli (Mt 11, 25)
Veniamo qui, cari fratelli, per ripetere
con Cristo Signore queste parole, per
“benedire il Padre”.
- veniamo per benedirlo a motivo di
ciò che egli ha rivelato, otto secoli fa,
a un “Piccolo”, al Poverello d'Assisi;
- le cose in cielo e sulla terra, che i fi -
losofi “non avevano nemmeno sognato”;
- le cose nascoste a coloro che sono
“sapienti” soltanto umanamente, e
soltanto umanamente “intelligenti”;
- queste “cose” il Padre, il Signore del
cielo e della terra, ha rivelato a Francesco
e mediante Francesco.
[...] Ci troviamo in presenza del Santo,
che contemporaneamente è il patrono
d'Italia, quindi Colui che tra i
numerosi fi gli e fi glie di questa terra,
canonizzati e beatifi cati, unisce in
modo particolare l'Italia con la Chiesa.
[...]
Guardando con gli occhi dello spirito
la tua fi gura e meditando sulle parole
della lettera ai Galati, con le quali ci
parla l'odierna liturgia, desideriamo
imparare da te questa “appartenenza
a Gesù”, di cui tutta la tua vita costituisce
un così perfetto esempio e modello.
[...]
Ti hanno chiamato “Poverello d'Assisi”,
e tu eri e sei rimasto uno degli uomini
che hanno donato più generosamente
agli altri. Avevi quindi un'enorme
ricchezza, un grande tesoro. E il segreto
della tua ricchezza si nascondeva
nella Croce di Cristo. [...] La liturgia riferisce queste parole a
Francesco d'Assisi. Egli rimase nella
tradizione, nella letteratura e nell'arte
come colui che “riparò il tempio... e
fortificò il santuario”. Come colui che
“premuroso di impedire la caduta del suo
popolo, fortificò la città contro un assedio”
(Sir 50, 4). [...]
Volentieri prendiamo queste parole
in prestito dal libro del Siracide per
venerare, dopo ottocento anni, Francesco
d'Assisi, patrono d'Italia. [...]
Con gioia abbiamo accettato l'invito
di venire qui ad Assisi, sentito in certo
modo nelle parole del nostro Signore
e Maestro: “Venite a me, voi tutti che
siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”
(Mt 11, 28). Speriamo che esse si attuino
su di noi tutti, così come anche
quelle ulteriori: “Prendete il mio giogo
sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per le vostre anime” (Mt 11, 29).
Così vogliamo, Cristo! Così desideriamo!
Con un tale pensiero siamo
venuti oggi ad Assisi. [...] Ti ringraziamo
per san Francesco, che non si
è sentito degno di accettare l'ordinazione
sacerdotale. Eppure a lui hai
affidato, in modo così eccezionale, la
tua Chiesa.
Ed ecco, guardando verso Francesco
che “povero e umile, entra ricco nel cielo,
onorato con inni celesti” (Acclam. Al
Vang.), vorremmo ancora applicare a
lui le parole del libro del Siracide, che
tanto bene riassumono la sua celebre
visione: “Francesco, abbi premura di impedire
la caduta del tuo popolo”!
CRONACA DELLA GIORNATA
Il Santo Padre ha compiuto il suo secondo pellegrinaggio nella
città di san Francesco in occasione dell'VIII centenario della nascita
del Poverello.
Momento centrale di questo pellegrinaggio è stato l'incontro
con i Vescovi d'Italia che si è realizzato dapprima con la partecipazione
alla seduta conclusiva dell'assemblea straordinaria e
successivamente alla solenne concelebrazione nella chiesa inferiore
della Basilica di San Francesco.
Accolto nella Salone Papale dall'affettuoso saluto dei circa duecentoventi
Vescovi italiani, il Santo Padre ha ricevuto il saluto
del Card. Anastasio Ballestrero, Arcivescovo di Torino e Presidente
della Conferenza Episcopale Italiana, quindi ha ascoltato
la lettura del Messaggio dei Vescovi alla Nazione italiana.
Dopo aver incontrato i Vescovi e rivolto loro l'allocuzione, il
Santo Padre si è di nuovo unito ai suoi confratelli nell'Episcopato
nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco, per la
solenne celebrazione eucaristica.
Nella cattedrale di San Rufino, il Santo Padre si è incontrato nel
primo pomeriggio di venerdì 12 marzo, con sacerdoti, religiosi
e rappresentanti dei movimenti laicali della diocesi di Assisi-
Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Ai presenti ha rivolto il suo discorso.
L'incontro del Papa con il popolo di Assisi è avvenuto, nel pomeriggio
di venerdì 12 marzo, sul vasto piazzale antistante la
Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Ascoltate le parole di benvenuto rivoltegli, il Papa ha pronunciato
un suo discorso.
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