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TERMINATO IL CAPITOLO DELLE FAMIGLIE FRANCESCANE UMBRE:STESSO RITMO CON PASSI DIVERSI

Redazione online
Pubblicato il 03-06-2017

E' terminato il capitolo generalissimo delle famiglie francescane che pone una pietra sul cammino intrapreso negli ultimi anni dalle famiglie francescane di riconciliazione e poter intraprendere un percorso camminando allo stesso ritmo.

E' terminato il capitolo generalissimo delle famiglie francescane  che pone una pietra sul cammino intrapreso negli ultimi anni dalle famiglie francescane di riconciliazione e poter intraprendere un percorso camminando allo stesso ritmo. Per questo a Folingo una rappresentanza di frati dell’unica Famiglia francescana, espressione della presenza in Umbria degli Ordini maschili francescani, si sono riuniti per quattro giorni, insieme ai Ministri generali.

Presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi si sono svolte alcune  testimonianze. Tra cui fra Mauro Botti OFM, che ha definito “bello il cammino intrapreso di reciproco ascolto che ha già portato ad una riconciliazione celebrata dinanzi al Signore”. “Il timore che tutto il progetto rimanesse nel campo dell’ideale – ha proseguito – è stato subito fugato dal contatto cercato con vari ambiti della realtà che ci circonda, attraverso l’ascolto dei Pastori delle Chiese umbre, di un docente di Ecclesiologia, un sociologo, una giornalista e di un giovane imprenditore, dei giovani frati in Formazione e dei Ministri generali che hanno fornito uno sguardo ampio degli Ordini su quanto sta accadendo in Umbria”. Fra Ivan Scicluna OFMCap ci ha detto: “sono grato per il passo di apertura vissuto tra noi in questi giorni, perché mi rende più ricco e più cattolico, ovvero disponibile ad un’accoglienza che sia sempre più universale. Sono grato anche per alcune amicizie nate tra noi, e questo è evidentemente un dono del Signore. Sono molto grato per il contributo ricevuto dalle donne ascoltate in questi giorni: la coraggiosa giornalista Federica Angeli e la sapiente prof.ssa Rosanna Virgili mi hanno profondamente interrogato sul desiderio di donarmi al Signore, servendo con entusiasmo e fede gli ultimi e gli indifesi”. Nella buona volontà di tutti, di camminare e collaborare insieme, fra Ivan ha letto un’opera dello Spirito Santo, concludendo con l’urgenza di condividere con la propria fraternità di Spello la bellezza di questa esperienza, invitando tutti a fare lo stesso per innescare una buona, positiva, feconda “reazione a catena”. Fra Danilo Marinelli OFMConv  ha ricordato il tema della spogliazione, suggerito da mons. Domenico Sorrentino, ed in qualche modo ripreso dal prof. Vitali, dal sociologo De Masi e dalla prof.ssa Virgili: un richiamo corale alla povertà che diventa invito a spogliarci di tutto ciò che è di peso e che impedisce di vivere il Vangelo, di testimoniare il carisma e di farlo insieme. Fra Marcello Fadda TOR ha proposto una breve sintesi di quanto emerso durante i quattro giorni di Capitolo: “gioia, accoglienza e fraternità sono gli ingredienti che contribuiranno alla costruzione di un cammino comune di servizio, fatto di carità e annuncio”. Fra Marcello ha elencato alcune delle tante proposte concrete emerse, tutte che cercano di esprimere con i fatti la possibilità di un cammino insieme, e che ora verranno verificate nella fattibilità. Fra Mauro Jöhri OFMCap, ha parlato a nome degli altri Ministri generali assenti per altri precedenti impegni, ribadendo l’approvazione – manifestata con la presenza per tutto il tempo in sede capitolare – e l’interesse di tutti loro per questa iniziativa nata in Umbria, terra a cui tutti gli Ordini francescani guardanoFra Mauro ha concluso il suo intervento ribadendo l’intenzione di recarsi, con il maggior numero di frati possibile, dal “Signor Papa” il prossimo 29 novembre 2017 per ricevere da Lui una benedizione e una parola su questo cammino intrapreso insieme. Un primo, verbale, assenso il Papa l’ha già dato ai quattro Ministri generali durante un incontro privato, ma ora bisognerà puntualizzarne la data e la modalità.

Sono seguiti alcuni interventi, tra cui quello grato di fra Egidio Canil OFMConv che ha desiderato leggere uno “speciale augurio” che Chiara Lubich lasciò alla Famiglia Francescana sul Libro dei Visitatori illustri del Sacro Convento il 27 ottobre 2000: “Auguro alla Famiglia Francescana di realizzare l’Ideale di S. Francesco e S. Chiara e cioè l’unità (sorretta dalla povertà) fra loro, con tutte le famiglie religiose del mondo antiche e nuove, nella profonda unità con la Chiesa istituzionale per far felice Gesù, essendo altre Maria!”.

I frati si soino poi spostati nella Basilica Inferiore dove hanno celebrato l’eucarestia presieduta da S.E. Mons. José Rodríguez Carballo OFM, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che ha esordito esprimendo la “grande gioia di trovarsi con l’amatissima Famiglia francescana”. Ispirandosi  al brano di Vangelo proclamato, mons. José ha detto: “la triplice domanda che il Signore fa a Pietro, e a noi, circa l’amore per il Maestro, ci aiuta a riconoscere l’infedeltà a cui opporre una fedeltà che è risposta generosa alla Sua grazia. L’adesione a Gesù si verifica nell’amore a Lui, che si fa sequela, e ai fratelli, che si fa servizio come Lui ha fatto. Perciò, risuoni ogni giorno nei nostri cuori la domanda su cui si gioca la nostra vita: ‘mi ami tu?’. Ancor più come figli di Francesco d’Assisi, questo amore, che si fa accoglienza e misericordia, va rivolto ai fratelli che lo stesso Poverello riconosce essere un dono del Signore. Certamente non siamo fraternità perfette – ha concluso mons. José – ma proprio per questo possiamo essere credibili testimonianze di fraternità riconciliate, in comunione perché rispondono alle ferite e alle divisioni, che cono nel mondo e sono anche in noi, con la parola del perdono”.

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