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La famiglia francescana in festa

Giuseppe Piemontese
Pubblicato il 30-11--0001



La famiglia francescana è in festa per il giubileo della Regola: ottocento anni da quando il papa Innocenzo III approvò la “forma di vita evangelica”, proposta da Francesco d'Assisi e dai suoi compagni. Fu l'atto di nascita dell'Ordine Francescano. Nei giorni 15-18 aprile 2009, 2000 frati, convocati dai ministri generali delle varie famiglie francescane, si raduneranno in Assisi per fare memoria dell'evento, rivivere “il compleanno dell'Ordine”. Sarà come un nuovo “Capitolo delle stuoie”, nel quale si rivivrà quel clima di entusiasmo e di zelo, che è descritto in maniera memorabile ne I Fioretti di San Francesco: “Il fedele servo di Cristo santo Francesco tenne una volta un Capitolo generale a Santa Maria degli Angeli, al quale Capitolo si radunò oltre a cinquemila frati. Erano in quel campo tetti di graticci e di stuoie, e distinti per forme, secondo i frati di diverse Province; e però si chiamava quel Capitolo, il Capitolo di graticci ovvero di stuoie. Essendo dunque radunato tutto il Capitolo generale, il santo padre di tutti e generale ministro santo Francesco in fervore di spirito propone la parola di Dio, e predica loro in alta voce quello che lo Spirito Santo gli facvea parlare” (FF. 1848).

Non so quale impressione susciterà nella gente la vista di tanti frati, provenienti da tutti i continenti, radunati per pregare, parlare delle cose di Dio, rinnovare il proposito di vivere in una fraternità, da persona consacrata a Dio, al servizio del Vangelo. Certamente per tanti frati sarà indimenticabile percorrere le strade di Francesco, gustare la gioia di toccare in diretta e di persona luoghi, memorie ed esperienze, che furono teatro della storia di San Francesco e che hanno esercitato su ogni francescano un fascino irresistibile: la casa paterna, la cattedrale di San Rufino, le strade di Assisi, il Vescovado, Rivotorto, San Damiano, Santa Maria degli Angeli, e infine la sua Tomba. Tuttavia penso che dall'incontro dei frati, riuniti per l'ottavo centenario della Regola, dovrebbe scaturire qualcosa di nuovo, o almeno interpretato e vissuto in maniera nuova. Nel secolo XIII, dopo i raduni dei capitoli delle stuoie, i frati si lasciavano con la gioia nel cuore per aver sperimentato la fraternità, aver incontrato il padre Francesco, essersi arricchiti di Dio.

In un brano di cronaca del tempo viene aggiunto: “Nell'anno del Signore 1217, frate Francesco, nel Capitolo tenuto presso Santa Maria della Porziuncola, mandò alcuni frati in Francia, in Germania, in Ungheria, in Spagna e in quelle altre province d'Italia in cui i frati non erano ancora giunti” (Cronaca Giordano da Giano, FF. 2325).
Ecco cosa dovrebbe scaturire dal Capitolo delle stuoie 2009: un nuovo slancio missionario, al servizio del Vangelo, soprattutto ad gentes, tra coloro che ancora non conoscono il Signore Gesù. Sappiamo che i missionari che partono dal loro paese sono diminuiti, forse l'ardore missionario ha bisogno di nuovo entusiasmo. I lettori e gli amici di San Francesco, come avveniva in passato per i capitoli del frati, radunati a Santa Maria degli Angeli, possono invocare con la preghiera l'avvento di una nuova Pentecoste per tutta la famiglia francescana.
Formulo l'augurio e la preghiera che lo Spirito Santo si riservi numerosi apostoli, religiosi e laici,che nel nome di Francesco d'Assisi, partano per nuovi territori, esplorino con coraggio gli ambiti ancora ignoti della giustizia e della pace, della salvaguardia della creazione, del dialogo interreligioso, del mondo della cultura e dei giovani. Nel campo della missione, i francescani hanno molte storie da raccontare!

Esprimo l'auspicio che anche oggi, dopo 8oo anni, uno stuolo di nuovi apostoli del Vangelo partano per terre lontane a seminare la Pace e il Bene! di Giuseppe Piemontese

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