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Lo 'spirito di Assisi'èdi Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Gli incontri interreligiosi che si tengono d'anno in anno, con crescente frequenza, appaiono anzitutto importanti per far crescere sentimenti di amicizia tra i popoli, favoriti dallo spirito di reciproca comprensione che attualmente esiste tra esponenti di fedi religiose che furono, in secoli passati, divise da radicate ostilità, ma che sono giunte a riconoscere i valori che ciascuna di essa esprime, valori spesso comuni a tutte le religioni. Ancora oggi esistono tuttavia movimenti radicati in culture religiose che predicano e praticano la più cieca violenza nei confronti di uomini e popoli di diversa tradizione religiosa, e forse ancor più spesso di coloro, tra i loro stessi correligionari, che si battono a favore della tolleranza e cooperazione tra le diverse religioni e tra le nazioni. Grande è quindi l'influenza benefica che i capi religiosi, attraverso giornate di dialogo e preghiera che sono l'espressione di una nuova fratellanza, possono esercitare, in questa che si suole definire l' “era globale”, sul mantenimento della pace nel mondo e sul superamento dei pericolosi conflitti che sono purtroppo ancora vivi in diverse regioni. Le istituzioni di governo che a loro volta si impegnano, nel quadro di organizzazioni universali quale l'ONU, o attraverso patti internazionali di amicizia e collaborazione, in una politica mirante al mantenimento della pace, trovano pertanto naturali e importanti alleati negli incontri interreligiosi, come quelli radicati nello “spirito di Assisi”. Coloro che, nel mondo delle religioni, si proclamano “pellegrini della verità, pellegrini di pace”, così come le istituzioni politiche che promuovono la reciproca conoscenza e amicizia tra popoli diversi, si ispirano a una comune visione di un futuro di armonia e collaborazione nelle relazioni internazionali, futuro che va costruito di giorno in giorno con instancabile impegno. Rivolgo quindi un forte e sincero augurio di buon lavoro a tutti i partecipanti all' incontro interreligioso di Assisi, convocato da Papa Benedetto XVI , incontro di cui seguirò con vivo interesse lo svolgimento.

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