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Lo 'spirito di Assisi' èdi Franco Cardini, storico

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Dialogo tra le fedi. Dialogo tra le religioni. Con la pace come base di partenza e come punto d'arrivo. Una formula piena, uno scopo sublime. Che rischiano perchè di venire scambiati per una formula vuota, uno scopo utopistico; e, peggio ancora, rischiano di essere davvero tali. Non a caso, lo �Spirito di Assisi� ha dovuto fin dall'inizio confrontarsi con due immensi pericoli: l'entusiastico o acritico � e, peggio ancora, perverso � assenso degli irenisti a qualunque costo, e l'ostilit� feroce e pregiudiziale di quanti si ritengono soli e assoluti detentori di una verit� che non pu� essere n� messa in discussione n� condivisa al di fuori del cerchio del loro universo settario.

A noi dunque, cattolici e in quanto tali ben consci che la Verit� esiste e non pu� essere �negoziata�, ma �laici� nel senso canonico del termine, a noi che come uomini e donne di cultura abbiamo accettato il confronto con il mondo, la sua scienza, la variet� storica e antropologica delle sue forme di civilt� e delle sue esperienze, il c�mpito di �disincantare� gli effetti immediati e concreti dello �Spirito di Assisi� cogliendone il messaggio al di l� dell'altezza degli ideali e della bont� delle intenzioni.

Dialogo tra le fedi. Ma �fede�, nella sua accezione pi� generale, indica una forma di coscienza che non pu� (e che non necessita) essere garantita n� da controlli empirici n� da prove o da procedimenti razionali. Nel cristianesimo cattolico, la fede � l'accoglienza della Rivelazione di Dio quale si manifesta nella Scrittura, si conferma nella Tradizione ed � sostenuta dalla Grazia. Dialogo tra le religioni. Ma �religione� � gli studiosi sostengono che non esiste nel mondo e nella storia un concetto univoco di �religione� � si potrebbe definire il complesso di credenze e atti di culto che esprime il rapporto tra il Sacro (che Rudolf Otto � il ganz Anderes, l' �assolutamente Altro�) e con il Divino: e tali atti, tali credenze, sono soggetti entrambi alla dinamica del trascorrere del tempo e dello scambio di valori tra le differenti civilt�.

Insomma, secondo la formula messa a punto da Rudolf Bultmann, la religione � la forma assunta dalla fede nel flusso della storia. La fede esprime l'Assoluto, la religione lo fa vivere nella storia. Ma, in quanto appunto espressioni dell'Assoluto, n� le fedi n� le religioni dialogano tra loro: e, per quanto siano fenomeno logicamente possibili e storicamente comprovabili incontri e scambi tra loro, resta un mistero umanamente impenetrabile � e non definibile se non, appunto, per fede � quale sia il loro intimo ed autentico rispettivo rapporto con la Verit�.

Il credente cattolico non pu� n� dubitare da un lato che la sua fede sia l'unica assolutamente autentica e veridica � e qui nessuna concessione pu� esser fatta a istanze �relativistiche� e tanto meno �sincretiche� -, n� squarciare il velo dell'Imperscrutabilit� divina per comprendere e stabilire quale e quanta parte di Verit� Egli si sia degnato di far conoscere, e in quali modi, ai popoli e alle culture che non sono stati toccati dalla Rivelazione. Messo ormai da parte, sia pure con grande venerazione, il principio secondo il quale extra Ecclesia nulla salus, che gi� aveva preoccupato Dante, resta valida sotto il profilo teologico e di grande attualit� sotto quelli antropologico e storico la prospettiva espressa in pieno XV secolo nel De pace fidei di Nicola Cusano che immagina come, dinanzi al trono del Gran Re, ogni popolo si esprima col suo linguaggio e attraverso di essi giunga ad entrare in contatto con la Verit�. Nessun cristiano pu� rinunziare all'attesa, nutrita di speranza, che tutte le genti si uniscano in un solo gregge sotto un solo pastore, n� astenersi dall'impegnare tutte le sue forze affinch� ci� avvenga: ma i modi e i tempi del compimento di tale speranza appartengono solo a Dio.

Lo Spirito di Assisi, nel rispetto della Volont� divina e del Suo Mistero, unisce le preghiere di tutti gli uomini e le donne bonae voluntatis che nel Divino cercano la Pace � la vera Pace: non quella che d� il mondo� - che, come dice Agostino, coincide con la tranquillitas ordinis, quindi con quella Giustizia nutrita di Verit� senza le quali la pace � solo effimera assenza di guerra ed apparente assenza di violenza. Nei molteplici riti e miti che l'umanit� ha saputo esprimere lungo la sua vicenda ultramillenaria, in gran parte avvolta nel buio della preistoria, e quindi nei millenni della storia, il riflesso di Dio � pi� volte balenato prima di esprimersi nella pienezza della Rivelazione.

Dicono che Francesco ponesse grande cura nel cercare tutti i minimi frammenti di materia sul quale fosse in qualunque modo scritto il Nome di Dio, e li riponesse in luoghi decorosi per conservarli con cura. Cos�, nella sua citt�, non v'� frammento di gesto o di parola che parli di Dio, in qualunque linguaggio sia espresso, che non viene accolto e onorato. Questo � l'incenso che dalla citt� dell'alter Christus noi offriamo al Signore, certi che il suo aroma s'innalzer� fino a Lui.

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