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Lo 'spirito di Assisi'èdi Claudio Ricci, Sindaco di Assisi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Assisi, da quando venticinque anni fa il Beato Giovanni Paolo II convocò il primo incontro fra le religioni del Mondo in preghiera per la pace, è cambiata nel "suo animo" e le sue "pietre vive" sono state "avvolte" da un "rinnovato spirito di dialogo". Quel 27 ottobre 1986 l'umanesimo di San Francesco, "rientrò nuovamente e meravigliosamente" nella storia moderna, come "faro luminoso di riferimento" per la reciproca comprensione fra i popoli e le religioni. Oggi, alle soglie del nuovo incontro fra i Capi delle religioni, "in cammino verso la meta del dialogo", convocato da Papa Benedetto XVI, viene da chiedersi come è cambiata Assisi e quali "nuovi" significati emergono per tutti noi. Il territorio di Assisi, dal 2000 "Patrimonio Mondiale UNESCO", soprattutto dopo il sisma del 1997, è stato completamente restaurato e riqualificato, le pietre hanno riacquistato gli "antichi colori" e la città ha assunto una sempre maggiore rilevanza internazionale, "guardando" anche alla candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Mentre scrivo queste parole sono in visita istituzionale in Polonia, nella terra di origine del Beato Papa Giovanni Paolo II, e proprio in questi luoghi che si intuisce la genesi, l'origine profonda dello Spirito di Assisi che ispirò, dal 1978, il "Papa polacco". Il valore della dignità e della "solidarietà", come diritto umano per tutti, l'importanza del "condividere gesti concreti e quotidiani di dialogo", il valore dello "spezzare il pane insieme" soprattutto con coloro che vivono la sofferenza, insomma il ritrovare quei "valori fondamentali" legati alla semplicità delle cose che davvero contano nella vita. Lech Walesa, premio Nobel per la Pace, parlando con noi a Danzica, del prossimo incontro di Assisi, ci ha detto che "servono progetti e linguaggi nuovi", rispetto a quelli odierni; per incidere sui valori della pace e dei giovani serve una "revisione dei modelli economici ma, e soprattutto, degli stili di vita ispirati ad una maggiore armonia e semplicità". Auspico che questo nuovo incontro legato allo "Spirito di Assisi" possa rappresentare con i gesti e i segni del silenzio, della semplicità e del cammino, una opportunità per far emergere questi "progetti nuovi" ritrovando le "profonde ed essenziali" radici dell'umanesimo che, ancora oggi, saranno fondamentali.

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