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Scuola, 24 ore al 'concorsone': vigilia tra dubbi e incognite

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Vigilia frenetica per il concorsone della scuola che assicurerà il ruolo a 63 mila (63.712) nuovi docenti. I 165 mila aspiranti che hanno prodotto domanda online stanno per vivere una "notte prima degli esami" tra mille dubbi. Ma a pochissimo dall'apertura delle prove scritte, che per la prima volta si svolgeranno al computer, non mancano i problemi. Incognite legate all'elevato numero di posti messi a concorso e alle novità che porta la selezione prevista dalla Buona scuola.


La prima è quella delle commissioni giudicatrici che a meno di 24 ore dal d-day non sono ancora state pubblicate dai singoli uffici scolastici regionali. In molte Regioni, nonostante le rassicurazioni del ministro Stefania Giannini sull'incremento dei compensi previsti per mesi e mesi di lavoro - pari a circa 60 centesimi per ora di impegno -, i funzionari fanno fatica a convincere presidi e insegnanti di ruolo a imbarcarsi nell'avventura.


Anche perché dell'emendamento che dovrebbe raddoppiare gli importi non si vede ancora l'ombra. Pochissimi giorni fa, sulle polemiche che precedono il concorso è intervenuto sottosegretario Davide Faraone che ha parlato di "ricostruzioni fantasiose". "I commissari - ha chiarito Faraone - e i presidenti di commissione verranno retribuiti non a ora ma a candidati e, grazie all'aumento del compenso previsto con un emendamento governativo, prenderanno mediamente 700/800 euro con punte massime di 3/4 mila euro. Il doppio di quanto hanno percepito per l'ultimo concorso".

C'è poi l'enorme incognita della prova scritta computer-based, che si svolgerà in contemporanea in tutta Italia. Cosa accadrà se il giorno dello scritto i computer di una scuola sede d'esame andassero in tilt o si interrompesse l'erogazione della corrente per qualche ora? La prova verrà annullata in tutta Italia? La prova scritta prevede in tutto 8 domande a risposta multipla o aperta, di cui 2 in lingua straniera, da affrontare in 150 minuti.

Giorno 28 aprile, saranno sei - Storia dell'arte, Laboratori di liuteria, Scienze, tecnologie e tecniche agrarie, Scienze e tecnologie nautiche, Design del libro e Laboratori di scienze e tecnologie meccaniche - le classi di concorso che avvieranno gli scritti: tre in mattinata e tre nel pomeriggio. Prove scritte che proseguiranno fino al 31 maggio con il test per la scuola dell'infanzie e quello di Cinese al superiore. Ma, dai calendari regionali con la distribuzione dei candidati nelle aule finora pubblicati, si sa già che una parte dei 63.712 posti disponibili non verrà assegnato per carenza di candidati forniti di titolo di abilitazione.

Alla fine, potrebbero essere 2 o 3mila i posti vacanti. Prosegue infatti la penuria di professori di Matematica e Scienze alla media: degli oltre 4 mila messi a concorso, più di 200 resteranno vacanti. Stesso discorso per molti insegnamenti di laboratorio o dell'area musicale.


Disinnescata invece la bomba dei ricorsi presentati da alcune decine di migliaia di esclusi (soprattutto "semplici" laureati non in possesso di abilitazione all'insegnamento) per i quali il Tar Lazio si è già espresso in via cautelare o si esprimerà quanto prima nel merito.

Anche se, per quanto riguarda l'esclusione dalla selezione dei docenti di ruolo, i giudici amministrativi della Capitale hanno rinviato il bando alla Corte costituzionale perché si esprima in merito. Consegnando ai prof di ruolo il lasciapassare (provvisorio) per le prove scritte.


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