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Oltre un milione di bambini e ragazzi dorme poco: ecco le cinque regole per una vera buonanotte

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Ciondolano sonnolenti sui banchi, a volte diventano aggressivi senza motivo, spesso non riescono a stare attenti o sono agitati in classe. Oltre un milione di bambini e ragazzi fra 3 e 14 anni dorme poco e male, e di giorno manifesta così il proprio disagio. Nell’ultimo secolo hanno perso almeno un’ora di sonno e oggi la maggioranza dei nostri figli dorme in media 40 minuti meno del dovuto. 

È la fotografia che verrà presentata dai pediatri dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) durante il loro primo Forum Internazionale che si svolgerà a Napoli dal 25 al 27 settembre prossimi. «Il ciclo biologico giorno-notte va rispettato», ricordano con forza e preoccupazione i pediatri ai genitori. E per aiutare gli under 14 a recuperare un buon riposo, ecco le cinque regole da rispettare per favorire l’addormentamento e un sonno salutare. «Sono pochi, infatti - osserva Giuseppe Mele, presidente Paidòss - i casi in cui l’insonnia e i disturbi del sonno sono conseguenza di vere e proprie patologie come l’asma, il reflusso, disturbi dell’orecchio o le apnee ostruttive che contrariamente a quanto si potrebbe pensare riguardano anche i più piccini e dipendono spesso da anomalie delle prime vie aeree».  

Nella maggioranza dei casi «la difficoltà ad addormentarsi e i risvegli notturni sono colpa di cattive abitudini durante la giornata: in oltre otto casi su dieci l’insonnia dipende da fattori psico-fisiologici legati all’organizzazione della giornata, alla molteplicità di stimoli che si trovano intorno e alla routine data dai genitori, a cominciare dalla pessima abitudine di costringere i figli a seguirli nei locali e nei ristoranti fino a mezzanotte». «Se si decide di avere un figlio - è il messaggio che arriverà fra gli altri dal convegno di Napoli - si deve anche mettere in conto qualche rinuncia per il loro benessere. Il loro diritto al riposo deve essere messo al primo posto. I bambini fra i tre e i cinque anni dovrebbero dormire almeno dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni». 

Ecco, allora, le «Regole della buonanotte», legate ai cinque sensi: vista, gusto, tatto, olfatto e udito. 

 

Vista 

«Spegnere tablet, TV e computer almeno un’ora prima di andare a letto, entro le 8 di sera: sappiamo infatti che entrare sotto le coperte dopo le 9 fa sì che i bimbi impieghino molto più tempo per addormentarsi e si sveglino più spesso di notte. La luce dei dispositivi elettronici altera la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il riposo, «sballando» il ritmo sonno-veglia di bambini e ragazzini: per questo è opportuno iniziare fin dall’ora di cena a ridurre l’esposizione a luci molto intense». Benvengano invece tende e schermature per la luce esterna e a una lampada che possa essere regolata per illuminare la stanza da letto dei bambini in modo soft, luce rassicurante anche per chi ha paura del buio.  

Gusto 

«Una cena pesante e ricca di grassi, magari consumata tardi, dopo le 20, ostacola il riposo: meglio non offrire ai piccoli cibi fritti o molto pesanti alla sera, preferendo piuttosto alimenti che contengono triptofano, un mediatore che stimola la produzione di serotonina importante per il relax». Pollo e tacchino, uova e pesce ne sono ricchi. «Per rendere il triptofano ancora più disponibile per il cervello - proseguono i pediatri a congresso - servono i carboidrati, meglio ancora se integrali». Una bella tazza di latte tiepido alla sera, prima di dormire, «è un altro ottimo mezzo per favorire il riposo perché pure latte e yogurt sono importanti fonti di questa preziosa sostanza». 

Tatto 

La «regola del tatto» consiglia di mantenere una temperatura fresca nella camera dei bambini, attorno ai 18 gradi: il troppo caldo altera la termoregolazione e impedisce un buon riposo. Altrettanto utile scegliere un pigiama in cotone traspirante, un po’ più pesante per l’inverno ma senza esagerare: l’obiettivo è non sudare a letto, altrimenti sarà ancora più probabile che il piccolo scalci via le coperte e dorma male.  

I materiali con cui sono realizzati il letto e le coperte sono importanti anche per la «regola dell’olfatto» – sottolinea il dottor Mele –: lenzuola di cotone fresche e cambiate di frequente favoriscono il riposo, ancor più se odorano di lavanda: sappiamo infatti che questa fragranza riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, perciò può aiutare a rilassarsi prima del sonno». L’aria che si respira in camera da letto, poi, è fondamentale per i piccoli allergici e asmatici: «Se c’è polvere o si scelgono tessuti che non sono anallergici e diventano un ricettacolo di acari, inevitabilmente il riposo del bambino sarà compromesso da starnuti e fastidi dovuti all’ipersensibilità».  

Udito 

«Una camera silenziosa è essenziale per prendere sonno e almeno 30 minuti prima di mettere a letto i bimbi la casa dovrebbe “scivolare” nel silenzio, riempiendosi soltanto di suoni gradevoli come una musica rilassante». Per chi vive in una zona molto rumorosa e trafficata, il consigli odei pediatri è utilizzare il cosiddetto «rumore bianco» che si può produrre con una macchina apposita o più semplicemente con un ventilatore o un purificatore d’aria elettrico: «Si tratta in sostanza di un rumore di fondo che con la sua omogeneità e continuità aiuta il cervello a non sentire altri suoni, riducendo quindi il fastidio degli eventuali rumori improvvisi dall’esterno e il rischio di risvegli notturni». (LaStampa)

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