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NON TIRATE SAN FRANCESCO PER IL SAIO

Enzo Fortunato
Pubblicato il 30-11--0001

In questi ultimi decenni - a mano a mano che il Sacro Convento di Assisi diventava tappa sempre più importante del pellegrinaggio spirituale di milioni e milioni di donne e uomini - ci sono stati tentativi di "leggere" in modo strumentale San Francesco, la sua vita, il suo messaggio. Come se il Santo di Assisi donasse la sua benedizione, il suo "endorsement"  a personaggi, movimenti, iniziative. Non e' necessario citare qui nomi - e cognomi - visto che tutti leggiamo i giornali e ricordiamo: c'e' chi ha parlato di San Francesco ecologista, o pacifista, o pauperista o radicale o - addirittura - antiecclesiale. Tutte definizioni, aggettivazioni,  strumentali appunto, che non vanno al cuore della questione.


La straordinaria esperienza umana e spirituale di Francesco d'Assisi offre, certo, un ventaglio di indicazioni per gli uomini di buona volontà, valide ancor oggi a distanza di quasi otto secoli: l'accoglienza, il dialogo, la pace come chiavi per la convivenza fra gli uomini e fra i popoli. Questi frutti francescani non nascono così a tavolino, a caso, ma sono legati al tronco, alle radici dell'albero, al terreno da cui succhia la linfa. E per Francesco frutti, albero e terreno erano la pratica quotidiana del Vangelo.


Proprio all'inizio del suo Testamento Francesco spiega l'origine della sua conversione: "il Signore mi condusse'' tra i lebbrosi e "usai con essi misericordia. E in seguito, stetti un poco e uscii dal secolo".


Fuori dal secolo e fuori dal chiostro. Il Sacro convento di Assisi e' il cuore del francescanesimo, luogo di vita e di preghiera dei figli spirituali di San Francesco, una comunità religiosa che non vive ripiegata su se stessa, ma che proprio dalla testimonianza del Santo ha tratto e trae ispirazione per la sua opera quotidiana di pacificazione, di accoglienza e di dialogo.


A tutti gli uomini di buona volontà che hanno bussato la porta del Sacro convento e' stata sempre aperta. Sono arrivati e arrivano pellegrini da ogni parte del mondo, pellegrini "grandi" e "piccoli", dai mille colori e dalle mille lingue, per i quali la testimonianza e l'insegnamento di San Francesco rappresentano un solido punto di riferimento di fronte alle sfide e alle emergenze dei nostri tempi.

E' per rispetto della loro passione e della loro fede che non e'consentito a nessuno di tirare San Francesco per il saio.

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