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Il parto parallelo di madre e figlia - VIDEO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Giovedì, al Gaslini di Genova, Lucia, 39enne immigrata ecuadoriana, ha dato alla luce la figlia Nathaly. Poche ore dopo in sala parto è entrata Lisset, figlia di Lucia

Hanno condiviso le preoccupazioni e la gioia dell’attesa, sono entrate insieme nel reparto dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e hanno partorito lo stesso giorno: Lucia e Lisset sono mamma e figlia. Lucia, 39 anni, è una bella signora che assomiglia molto a Lisset che di anni ne ha solo ventuno: «A mia mamma — dice Lisset — sembravo troppo giovane per avere un bambino, quando le ho detto che ero incinta mi ha quasi sgridato, eppure quando sono nata io lei era più giovane di me». E, dopo qualche giorno, è stata Lucia a dire alla figlia di essere a sua volta in attesa di un bambino, come ha raccontato al Secolo XIX.





Adesso Nathaly, la bimba di Lucia, e Stefano, il piccolo di Lisset, insieme sulla copertina si cercano ad occhi chiusi e si sfiorano con le manine. Hanno la stessa tutina allegra a righe bianche rosse e blu, le stesse scarpine e solo i ciucci sono diversi, uno rosa e uno azzurro. Li separano solo poche ore: Nathaly è nata giovedì alle 11 e 54 minuti, Stefano il pomeriggio alle 18 e 45 minuti. Secondo le tabelle del reparto di ginecologia la gravidanza di Lisset era a termine e Stefano doveva nascere qualche giorno prima mentre Nathaly avrebbe dovuto «annunciarsi» qualche giorno dopo, ai primi di marzo. Ma tutte le previsioni sono saltate e mamma e figlia sono entrate in sala parto praticamente insieme: per entrambe i medici del «Gaslini» hanno deciso di effettuare un cesareo. «È andato tutto bene e i bambini stanno benissimo. — dice Lisset, sorridendo con lo stesso sorriso solare di sua madre Lucia — Stefano e Nathaly sono nati insieme e cresceranno insieme. Nello stesso giorno ho avuto un figlio e una sorella, è una cosa meravigliosa e vivere questa esperienza insieme con mia mamma è stato bellissimo. Oggi abbiamo allattato i nostri bimbi, una accanto all’altra».



Nella voce di Lisset insieme con la felicità c’è una punta di stupore: difficile spiegare l’emozione di condividere così profondamente con la propria madre il mistero intimo e femminile della nascita, i primi momenti dell’incontro con il figlio, l’allattamento. Raggiante insieme con le puerpere in questo piccolo mondo di donne è la nonna e bisnonna, Marugia, lei di figli ne ha avuti sette e ogni nascita è stata una festa. Gli uomini ci sono, certo, ad affollare questa stanza del «Gaslini»: Jonathan, 24 anni, il padre di Stefano, e Cristian Andrade, papà di Nathaly, ma questo momento è tutto per loro, tre generazioni di donne insieme con i loro bambini. Lucia e Lisset sono ecuadoriane, di Guadayaquil, a Genova c’è una numerosa comunità di questa nazione sudamericana, quella degli ecuadoriani è un’immigrazione consolidata da almeno due decenni. Lucia ad arrivare in Liguria una quindicina di anni fa, ha trovato lavoro come badante, da nove anni cura una coppia di anziani genovesi. Nel tempo la famiglia si è ricongiunta, Marugia, Lucia, Lisset, i loro compagni sono un nucleo affiatato.


«Mi spiace solo — dice Lisset — che io e mia mamma non lasceremo insieme l’ospedale perché lei con Nathaly saranno dimesse prima, come ci hanno appena avvertito i medici. Solo qualche controllo ma va tutto bene». (Corriere -  Erika Dellacasa)

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