societa

Nato il 29 giugno 1925, figlio dell’avvocato, poeta e saggista Giovanni Napolitano e di Carolina Bobbio, il Presidente della Repubblica in carica matura i suoi interessi culturali negli anni dell’Università a Napoli, dove si iscrive a giurisprudenza. E’ il periodo cruciale della guerra e Giorgio Napolitano, iscritto ai Gruppi Universitari Fascisti (GUF) prende parte ad attività teatrali e giornalistiche. Anni dopo, ricordando quel periodo motiverà l’appartenenza al GUF definendolo «un vero e proprio vivaio di energie intellettuali antifasciste, mascherato e fino a un certo punto tollerato». Nel 1944 entra in contatto con il gruppo di comunisti napoletani guidato da Mario Palermo e decide di aderire al Partito, diventando in breve segretario federale per le zone di Napoli e Caserta. Alla fine della guerra potrà completare gli studi di giurisprudenza con una tesi in economia politica dal titolo “Il mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l’Unità e la legge speciale per Napoli del 1904”.

Eletto deputato nel 1953 nella circoscrizione di Napoli, diviene responsabile della commissione meridionale del Comitato centrale del PCI, grazie all’appoggio che Togliatti aveva dato a lui e ad altri giovani, nell’ottica di rinnovamento della dirigenza centrale del partito. (Corriere)

CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO