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Santi Nazario e Celso Martiri

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001


San Nazaro cittadino Romano, discepolo di S. Pietro fu battezzato da S. Lino non ancora Papa, incontro per questo, la disgrazia del di lui padre, di religione Ebreo, e dell’imperatore Nerone persecutore dei Cristiani, per esimersi dalla malignità dell’uno e dell’altro, usci Nazaro da Roma, e, predicando Gesù Cristo, traversate alcune città lombarde, entrò in Piacenza, portossi indi a Milano: ivi trovò, per fede carcerati i santi fratelli Gervasio e Protasio, ed amorosamente confortatali, li animo a soffrire coraggiosamente il martirio. Di questo fatto informato il Prefetto Romano, condannò Nazaro alla frusta e all’esilio. Volse allora Nazaro alla Francia seguitando a predicare in ogni luogo la fede in Gesù Cristo.

Arrivato in Francia, da una cospicua Matrona gli fu presentato un assai grazioso fanciullo di nove anni. E fu pregato a volerlo avviare nella legge e religione da lui predicata. Con lieta cortesia accettò Nazaro il presentato infante, e dopo la conveniente istruzione, lo battezzò imponendogli il nome di Celso. E trovata angelica la indole del suo allievo, lo dichiarò compagno del suo apostolato, sebbene ancora non fosse uscito da puerizia. Non furono li Santi senza incontri in quella città. Infieriva in quel tempo in Roma e nelle province dell’impero, la dichiarata persecuzione di Nerone ed i Ss. Nazaro e Celso, stretti di catene il collo, furono imprigionati e condannati per essere decapitati.(santiebeati)

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