religione

San Francesco, un 4 ottobre dedicato al 'profugo ignoto'

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Mai come quest'anno il 4 ottobre sarà davvero la "Giornata della pace e del dialogo", come per altro recita anche il testo della legge, opportunamente ripubblicato dalla redazione.

Quel testo,nato proprio ad Assisi, nelle stanze della rivista e del convento, in una feconda collaborazione tra i francescani e l'associazione articolo 21,aveva ed ha l'ambizione di promuovere il dialogo tra credenti, diversamente credenti e non credenti, attorno ai temi della pace, dell'accoglienza, della promozione sociale ed umana.

Quelle parole, ci sembra giusto ricordarlo, ci furono suggerite da padre Nicola Giandomenico, straordinaria figura di educatore e di costruttore di pace.

Sono centinaia le scuole e le associazioni che, ogni anno, in occasione della festa dei santi patroni d'Italia,San Francesco e Santa Chiara, promuovono momenti di riflessione e azioni di solidarietà.

Quest'anno il 4 ottobre arriva dopo una edizione straordinaria del Cortile dei gentili, promossa ed organizzata con straordinario spirito di accoglienza, e dedicata proprio al tema dell'umanità e della dignitá, valori non conciliabili con i muri dell'odio e del razzismo.

Quel Cortile é stata la premessa del 4 ottobre e sarà il filo conduttore delle prossime iniziative.

Non solo il 4 ottobre, ma tutti i 365 giorni dovrebbero diventare la Giornata della pace e del dialogo e del rifiuto della logica della guerra, del terrore, del commercio di armi e di vite, per riprendere le parole di Papa Francesco.

Quella logica che, due anni fa, fu tra le cause del disastro di Lampedusa, 368 vittime, travolte dal cinismo e dalla indifferenza di chi vorrebbe risolvere le tragedie umanitarie a colpi di cannone e di muri.

Questa "Giornata della pace" la vogliamo dedicare a loro e a tutte le vittime delle guerre, del terrore, della fame, a quel "Profugo ignoto" che non ha neppure diritto alla sepoltura.

"La globalizzazione dell'indifferenza ci ha anestetizzato il cuore,ci ha resi incapaci di piangere...", parole di Francesco a Lampedusa che unire credenti e non credenti, e non solo nel giorno dedicato a Chiara e a Francesco. (Giuseppe Giulietti)

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