San Francesco e la Madonna

Redazione online
Pubblicato il 15-08-2018

Dunque, tra san Francesco e la Madonna vi fu l'unione più stretta possibile tra anime sante

Nessun Santo fu immagine di Cristo quanto san Francesco d'Assisi. Ora, tra Gesù e Maria v'è la più stretta unione immaginabile. Dunque, tra san Francesco e la Madonna vi fu l'unione più stretta possibile tra anime sante. Araldo del grande Re, cantore della poesia più squisita che l'anima conosca, Francesco fu anche il più tenero figlio di Maria. Tutte le azioni di Francesco si diressero nella luce di Cristo e della sua santissima Madre.

San Bonaventura, nella sua "Leggenda Maggiore" scrive: "Riparata anche questa chiesa (San Pietro, oggi non più esistente), andò finalmente in un luogo chiamato Porziuncola, nel quale era stata costruita anticamente una chiesa dedicata alla beatissima Vergine che allora era, però abbandonata e non curata da nessuno. Quando l'uomo di Dio la vide così abbandonata, spinto dalla sua fervente devozione per la Regina del mondo, incominciò a dimorare assiduamente in quel luogo, con l'intento di ripararla. (..) Questo luogo il santo amò più di tutti gli altri luoghi del mondo. Qui, infatti, umilmente incominciò; qui virtuosamente progredì; qui felicemente arrivò al compimento. Questo luogo, al momento della morte, raccomandò ai frati come il luogo più caro alla Vergine." (LegM, n. 1048)

San Francesco contemplava Maria per meglio contemplare il mistero di Gesù: voleva far riflettere nell'anima sua e dei suoi figli la bellezza di Maria, per accendere in esse l'amor di Dio. Ancora San Bonaventura racconta: "Circondava di indicibile amore la MAdre del Signore Gesù, per il fatto che ha reso nostro fratello il Signore della Maestà e ci ha ottenuto la misericordia. In lei principalmente, dopo che in Cristo, riponeva la sua fiducia, e perciò la costituì avvocata sua e dei suoi. In suo onore digiunava con grande devozione dalla festa degli apostoli Pietro e Paolo fino alla festa dell'Assunzione" (LegM, n. 1165). La devozione mariana di san Francesco si sviluppò con l'attività apostolica della sua vita e si manifestò in tutti i suoi atti privati e pubblici.

Francesco lasciò pochi scritti inerenti a Maria, ma essi sono sufficienti per farci comprendere l'ardente amore che aveva verso di lei; nel "Saluto alla Beata Vergine Maria", egli sintetizza tutta la sua devozione verso di lei: "Ave Signora, santa Regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa (...) tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa, ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. (...)"; nel suo "Ufficio della Passione", dice: «Santa Maria Vergine, nel mondo tra le donne non è nata alcuna simile a te, figlia e ancella dell'altissimo sommo Re, il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo".

Ed ancora,Tommaso da Celano scrive: "Il cuore di Francesco ardeva di fervente devozione e di singolare amore per la Madre celeste. In lei, dopo Gesù, era tutta la sua confidenza".

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