religione

Il "super miracolo" di Fra Tommaso

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

In quanti conoscono il miracolo del beato Fra Tommaso da Olera, difensore della Fede e della promozione della pietà popolare, nel Tirolo e nel Veneto, nella prima metà del ‘600?

Un evento straordinario che si è verificato nel gennaio del 1906 nella cittadina veneta di Thiene.

Tommaso Acerbisì nacque nel piccolo paese di Olera, posto nella Val Seriana (Bergamo) nel 1563. Fece il pastorello fino ai 17 anni, poi entro' nell'Ordine dei Frati Cappuccini. L’obbedienza e l’umiltà lo fecero diventare il “fratello della questua” per quasi 50 anni. Dopo la sua morte la devozione nei suoi confronti è cresciuta di secolo in secolo.



Ed è merito della straordinaria e inspiegabile guarigione del contadino thienese Bortolo Valerio, avvenuta in città oltre un secolo fa nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 1906, se il francescano bergamasco, è entrato a far parte della schiera dei beati.

TIFO E MALATTIA CARDIO-RESPIRATORIA

Nel gennaio del 1906, infatti, il 31enne Valerio, che assieme alla moglie Maddalena Moro e ai loro 9 figli risiedeva in via Cappuccini, e lavorava nelle terre del Collegio Vescovile di Thiene, aveva contratto una grave forma di tifo, complicato da una miocardite infettiva e da una pneumonite.

ESTREMA UNZIONE

La gravità della malattia, scrive Il Giornale di Vicenza, era stata accertata da due illustri medici thienesi, il dottor Silvio Scarpari e il dottor Sebastiano Zironda. Essendo evidenti i sintomi della fine, i familiari di Valerio chiamarono il confessore del Collegio, padre Gerardo da Villafranca, per la benedizione del malato.



L'IMMAGINE DI FRA TOMMASO

Il prete, la sera del 29 gennaio, consegnò nelle mani dei parenti l'immagine che ritraeva fra Tommaso Acerbis da Olera, che fu subito messa sotto il cuscino del moribondo. Dalle testimonianze raccolte in seguito tra familiari e amici, emerse che ci fu un immediato miglioramento delle condizioni di salute del malato.

FUORI PERICOLO

In poche ore la sua situazione clinica si stava rovesciando, tanto che, dopo una notte tranquilla, la mattina del 30 gennaio 1906 il dottor Scarpari lo dichiarò fuori pericolo. La vita di Valerio comunque non fu facile, perché morì nel 1917, in piena Grande Guerra, a 42 anni.

"SUPER MIRACULO"

La straordinaria guarigione del contadino thienese fu immediatamente segnalata ai superiori Cappuccini da padre Gerardo da Villafranca. Nel 2005, nella curia vescovile di Bergamo, si aprì l'inchiesta diocesana “super miraculo", e nel febbraio 2011 la guarigione di Bortolo è stata dichiarata "scientificamente inspiegabile" dai sette medici che compongono la Consulta della Congregazione dei santi. Nel 2013 si è completato il percorso ecclesiastico con la beatificazione del frate.

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