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ECUADOR, PAPA FRANCESCO SULLA FAMIGLIA: DIO PUO' TRASFORMARE IN MIRACOLO CIO' CHE A NOI SEMBRA IMPURO.

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Francesco chiede di intensificare le preghiere in vista del prossimo Sinodo perché «persino quello che a noi sembra impuro, ci scandalizza o ci spaventa, Dio lo possa trasformare in miracolo. E la famiglia ha bisogno di questo miracolo». Dal Parco de los Samanes di Guayaquil, il maggior centro commerciale dell'Ecuador affacciato sul Pacifico, il Papa parla della famiglia e delle famiglie, guardando al Sinodo di ottobre e al Giubileo straordinario della Misericordia che aprirà a dicembre. Lo fa celebrando messa di fronte a centinaia di migliaia persone che hanno sfidato il caldo soffocante e l'umidità, e che lo attendono dalle due di notte.

Dal freddo dei 2800 metri di altezza di Quito, dopo poche ore, Francesco è sceso oggi a livello del mare, in quella che viene chiamata la Miami dell'Ecuador. Dopo il breve volo, il Papa è salito sulla Fiat Idea di colore grigio e ha visitato il nuovo santuario della Divina Misericordia, dov'è stato accolto da un gruppo di argentini entusiasti e da ragazze in costume tradizionale che gettavano petali di fiori. Nel santuario, Bergoglio ha deposto ai piedi della Vergine un mazzo di rose bianche che aveva portato con lui nell'aereo da Quito. Con i presenti ha pregato l'Ave Maria, prima di dare loro la benedizione, ha detto: «Chiedo per ciascuno la misericordia... Non vi chiedo... di pagare niente - ha aggiunto scherzando - ma vi chiedo di pregare per me! Lo farete?».

Subito dopo Francesco ha raggiunto l'area della messa. Nel terzo parco più grande dell'America Latina, che copre una area di 379 ettari e fa parte del progetto statale «Guayaquil ecologica», si sono radunati più di mezzo milione di fedeli, provenienti dall'Ecuador ma anche da altri paesi dell'America Latina. Nell'omelia, commentando il Vangelo delle Nozze di Cana, nel quale viene descritto il primo miracolo compiuto da Gesù su richiesta pressante di Maria - la trasformazione dell'acqua in vino - Bergoglio ricorda che Cristo «ha una preferenza per versare il migliore dei vini a quelli che per una ragione o per l’altra ormai sentono di avere rotto tutte le anfore». Parole che suonano come una zattera gettata verso tutti coloro che vivono i tanti quotidiani drammi della vita familiare.

Il messaggio per la famiglia è forte, e destinato a travalicare sia i confini del Paese come quelli del Sudamerica. Guardando al miracolo delle nozze di Cana, Papa Bergoglio ricorda che «nella famiglia i miracoli si fanno con quello che c’è, con quello che siamo, con quello che uno ha a disposizione, e di questo noi tutti siamo testimoni; molte volte non è l’ideale, non è quello che sogniamo e neppure quello che “dovrebbe essere”. Il vino nuovo delle nozze di Cana nasce dalle giare della purificazione, vale a dire, dal luogo dove tutti avevano lasciato il loro peccato». Dove «abbondò il peccato, ha sovrabbondato la grazia», ricorda il Papa citando san Paolo ai Romani. «In ciascuna delle nostre famiglie e nella famiglia comune che formiamo tutti - aggiunge - nulla si scarta, niente è inutile».

Francesco chiede di pregare perché il prossimo Sinodo possa trovare «soluzioni concrete alle molte difficoltà e importanti sfide che la famiglia deve affrontare nel nostro tempo». Dio, che può trasformare in miracolo anche ciò che a noi scandalizza o spaventa, «si avvicina sempre alle periferie di coloro che sono rimasti senza vino, di quelli che hanno da bere solo lo scoraggiamento».

Tutta l'omelia ruota attorno alla figura di Maria e al suo intervento su Gesù per ottenere il miracolo del vino. La Madonna, spiega il Papa, «Non si isola in sé stessa, centrata nel proprio mondo, al contrario, l’amore la fa “essere verso” gli altri».

«Quanti adolescenti e giovani percepiscono che nelle loro case ormai da tempo non c’è più questo vino! - dice ancora Francesco - Quante donne sole e rattristate si domandano quando l’amore se n’è andato scivolando via dalla loro vita! Quanti anziani si sentono lasciati fuori dalle feste delle loro famiglie, abbandonati in un angolo e ormai senza il nutrimento dell’amore quotidiano! La mancanza di vino può essere anche la conseguenza della mancanza di lavoro, delle malattie, delle situazioni problematiche che le nostre famiglie attraversano. Maria non è una madre che “pretende”, non è una suocera che vigila per divertirsi delle nostre inesperienze, di errori o disattenzioni. Maria è madre! È presente, attenta e premurosa».

Maria, spiega ancora il Papa, «si rivolge con fiducia a Gesù», cioè «prega. Non va dal maggiordomo, ma presenta direttamente la difficoltà degli sposi a suo Figlio».

Pregare «ci fa sempre uscire dal recinto delle nostre preoccupazioni, ci fa andare oltre quello che ci fa soffrire, ci agita o ci manca, e ci mette nei panni degli altri». Ma la madre di Gesù non si limita a questo, perché anche agisce: «Il servizio è il criterio del vero amore - dice Francesco - e questo si impara specialmente nella famiglia, dove ci facciamo servitori per amore gli uni degli altri».

«La famiglia - aggiunge, con una sequenza suggestiva di immagini - è l’ospedale più vicino, la prima scuola dei bambini, il punto di riferimento imprescindibile per gli anziani. La famiglia costituisce la grande ricchezza sociale, che altre istituzioni non possono sostituire, che dev’essere aiutata e potenziata, per non perdere mai il giusto senso dei servizi che la società presta ai cittadini. In effetti, questi non sono una forma di elemosina, ma un autentico “debito sociale” nei confronti dell’istituzione familiare, che tanto apporta al bene comune».

La famiglia è anche «una piccola Chiesa che, oltre a dare la vita, trasmette la tenerezza e la misericordia divina. Nella famiglia la fede si mescola al latte materno: sperimentando l’amore dei genitori si sente vicino l’amore di Dio». Il vino migliore «sta per venire per quelli che oggi vedono crollare tutto - conclude Francesco - Sussurratevelo fino a crederci: il vino migliore sta per arrivare, e sussurratelo ai disperati e a quelli con poco amore». In un Continente dove è altissimo il numero di famiglie con coppie non sposate, il Papa invita alla speranza per il futuro della famiglia: «il vino migliore sta per venire, e viene anche se tutte le possibili variabili e le statistiche dicessero il contrario». Vatican Insider

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