Ti illumino di più di Beppe Giulietti
Vogliamo ringraziare il padre Custode del Sacro Convento di Assisi, Mauro Gambetti, il direttore della rivista San Francesco, Padre Enzo Fortunato e tutta la redazione della rivista e del sito, per l'accoglienza fraterna ed amichevole che hanno voluto riservare ai giornalisti, agli autori,agli insegnanti e agli studenti che hanno accettato di partecipare alla riflessione dedicata alle periferie del mondo e al modo migliore per illuminarle.
Alla fine dei lavori si é deciso di promuovere una sorta di rete "Ti illumino di più",capace di collegare realtà mediatiche diverse attorno all'obiettivo di far emergere dalla oscurità mediatica, politica ,culturale, sociale, mondi, conflitti, storie collettive e individuali, altrimenti, condannate al silenzio, alla emarginazione.
Queste sono anche le ragioni per le quali l'associazione articolo 21 ha voluto consegnare il suo premio speciale, dedicato alla libertà di informazione, proprio alla redazione di San Francesco, perché ogni giorno, senza inutili protagonismi, cerca di puntare i riflettori sulle periferie, materiali e spirituali, sui suoi abitanti, riprendendo l'itinerario tracciato anche da Papa Francesco.
Non a caso questa riflessione e questo premio sono stati inseriti dentro le tante iniziative promosse dalla Tavola della Pace, in occasione dell'appuntamento con la marcia Perugia-Assisi.
Quanti avevano scommesso sul fallimento dellainiziativa hanno perso, ma soprattutto hanno rinunciato a capire che le oltre 100 mila persone non erano arrivate per manifestare pro o contro Renzi, ma per riaffermare il loro Si alla Pace, al dialogo, all'inclusione sociale ed il loro No ai mercanti di morte, ai trafficanti d'armi, ai seminatori di odio e di razzismo.
Le piazze di Perugia e di Assisi hanno ospitato mostre, giochi, canti, riflessioni, che hanno visto tra i protagonisti giovani e giovanissimi, tanto determinati, quanto sobri, lontani da quel radicalismo verbale tanto caro agli adoratori dei salotti televisivi e di una politica urlata e spettacolrizzata in modo deteriore.
Eppure se non fosse stato per la Rai ( e pet alcune altre significative eccezioni da sat 2000 al Manifesto,dall'Avvenire al Fatto..) l'evento sarebbe stato oscurato, confinato tra le periferie da cancellare.
Nelle stesse ore, in un'altra piazza italiana, qualche migliaio di cittadini, sotto le bandiere di un partito, si sono ritrovate contro i"Clandestini", per protestare contro quello che loro chiamano il "Buonismo" di chi predica inclusione, accoglienza, fraternità.
A questa iniziativa sono state dedicate ore e ore di servizi, commenti, invettive a reti unificate, pubbliche e private.
Legittimo dare spazio a tutto e a tutti, ma la disparitá di trattamento riservata ai due eventi é stata davvero clamorosa, forse se i giovani di Assisi si fossero abbandonati a gesti clamorosi ed avessero usato parole estreme, avrebbero "Bucato" teleschermi, microfoni e pagine di giornali.
Una bella piazzata organizzata magari a pochi metri dalla basilica di Assisi gli avrebbe sicuramente permesso di conquistare titoli e prime pagine.
Per fortuna non lo hanno fatto é non lo faranno, perché continueranno a seguire altri percorsi, forse non diventeranno " Famosi", ma sicuramente vivranno una vita ricca di dignità e di passioni civili, e non ci sembra poca cosa!
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