Sport e fede: la necessità di riscoprire un’antica alleanza

Redazione Ansa UFFICIO STAMPA
Pubblicato il 30-11--0001

Libro di Mons. Vittorio Peri, ed. Velar, pp. 144, 10€

«Non esiste lo “sport cristiano”, ma un modo cristiano (oltre che “umano”) di considerare lo sport!». Sono queste le parole con cui Roberto Grandis (psicologo ed ex segretario nazionale del CSI) cerca di riassumere il messaggio inviato da mons. Vittorio Peri a tutto il mondo dello sport, sia professionista che amatoriale. Nonostante lo sport professionistico, il calcio specialmente, dia costantemente segnali di vicinanza al mondo cristiano, non è raro vedere infatti un calciatore fare il segno della croce prima di entrare in campo o dopo una sostituzione, non è mai stato in grado di gettare realmente un ponte fra queste due grandi realtà, lo sport e la fede. In molte occasioni il mondo ha sportivo ha dato segnali negativi, dall’eccessivo agonismo fra atleti fino agli scontri dei tifosi sugli spalti.

Quello dell’autore è quindi un tentativo psico-pedagogico di addentrasi nei meandri dello sport, nella sua struttura e nei suoi meccanismi, con lo scopo di individuare quei capisaldi che possano fungere da solidi punti di partenza per un dialogo nuovo, un dialogo da tempo dimenticato. Le pagine di questo libro sono rivolte non solo agli sportivi ma a tutte quelle persone che sentono la necessità di riscoprire quel valore morale che con gli anni si è andato a indebolire.

Scrive Mons. Peri: «Chi utilizza queste pagine deve essere tanto sportivo da interessarsi seriamente ai fatti dello sport e tanto cristiano da capire che il suo interesse non può arenarsi lì, ma andare oltre».

“Sport e fede, un’alleanza” si struttura come un cammino illuminato diviso in undici tappe dove vengono affrontate tematiche differenti: dall’importanza dell’essere un corpo all’agonismo, dal ruolo dell’allenatore a quello del doping e l’importanza di saper perdere. Mons. Vittorio Peri mette a disposizione tutta la sua esperienza decennale nel mondo dello sport, e del CSI in particolare, arricchendo ogni capitolo con un aneddoto personale – “Quella volta che…” – , il quale, scrive sempre Roberto Grandis: «E’ una “finestra” decisamente colorita e vivace, a volte anche confidenziale, capace di dare un ulteriore sapore al tema del capitolo stesso».

L’intento di queste pagine è quello di stimolare nel lettore  degli interrogativi, «suscitare domande è più utile che dare risposte», lo stesso Gesù nei Vangeli ha posto più di duecento domande. Se l’uomo contemporaneo possiede ormai tutti i “come”, di certo ha smarrito i “perché” e cammina a stento per una strada buia illuminata solo dalle cose superficiali, indice di una vita, quella attuale, incapace di raggiungere la pura essenza delle cose.

Il seguente libro vuol far emergere dall’interno del fatto sportivo quelle verità e quei valori  da accostare alle coscienze degli uomini, a chi legge si chiede di cercare la verità in sé stesso e nella parola di Dio, «alla luce della fede lo sport diventa così un richiamo all’uomo perché, come scriveva Sant’Agostino, “si renda carnale fin nel suo spirito e spirituale fin nella sua carne”».

Sport e fede un'alleanza - di Vittorio Peri, ed. Velar, pp. 144, 10€
(MarcoMartellini)

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