Lettere al direttore

Le intenzione che portiamo nel cuore

Enzo Fortunato
Pubblicato il 30-11--0001


Carissimo san Francesco, sono una mamma di quattro figli ed è la prima volta che ti chiedo aiuto. Con la misera pensione non riesco a comprarmi niente, posso solo pensare ai miei figli. Volevo chiedervi: se non faccio dire le Sante Messe ai defunti faccio peccato?
Grazie, Maria (CZ)

Carissima Maria, non fai peccato. Spiega al tuo sacerdote di riferimento le difficoltà, sono certo che ti verrà incontro, Intanto prega per i tuoi defunti l’unico Padre dei cieli. È questo il modo migliore per vivere la comunione dei Santi. E, quando potrai, fai celebrare Sante Messe, partecipando attivamente alla celebrazione, nella consapevolezza del valore immenso di ogni eucaristia: il sangue di Cristo, immolato per noi. Inoltre, nella logica del bene che va portato a pienezza anche un aiuto a chi è nel bisogno può essere offerto in memoria dei nostri cari: il gesto traduce in maniera luminosa quello che la preghiera lascia sperare. Applicherò io per te, per le intenzioni che porti nel cuore e per i tuoi cari defunti una Santa Messa. E tu stasera, quando andrai a dormire, dì un Ave maria per me e per la nostra comunità.
Un caro saluto di pace e bene.

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