Lettere al direttore

Detenuto, ma con la vostra bella rivista accanto

Enzo Fortunato
Pubblicato il 30-11--0001

Signor direttore, per prima cosa chiedo scusa per il disturbo. Ieri mi è arrivata la vostra bella rivista. Sono un detenuto e qui non ci sono molte cose da leggere... Spero di ricevere la rivista del Santo perché mi piace moltissimo. Grazie di tutto,
Gilberto (MO)

Caro Gilberto, non mi devi chiedere scusa, la tua lettera, insieme a quelle degli altri detenuti, hanno la massima priorità. Sapere che la nostra rivista viene letta anche da voi è forza motivante nell’affrontare le difficoltà che incontriamo ogni giorno. Quando penso al vostro cammino mi vengono in mente le parole di Gesù “ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. [...] Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Penso anche a quei pastori, come il nostro Cardinal Gualtiero Bassetti, che hanno scelto come prima visita, dopo la nomina cardinalizia, un carcere, in questo caso il carcere di Capanne a Perugia. Durante i colloqui il Cardinale ha dichiarato: “Ci sono tante categorie che chiamiamo poveri, ma le altre le posso incontrare tutti i giorni. Gli unici che non possono venire da me sono i carcerati, gli ultimi. Se sono gli ultimi vorrei che fossero i primi per me”. Non pensare quindi di essere fonte di disturbo per noi, scrivici quando vuoi, risponderti sarà per noi motivo di gioia.
Un caro saluto di pace e bene

Sono un detenuto. Grazie, grazie e mille volte grazie per la mia storia che avete pubblicato, non ho parole, almeno so di essere ascoltato. Di nuovo grazie a lei e al buon Dio.
Gianluigi (AL)

Ciao Gianluigi, se non vi ascoltassimo avremmo smarrito il nostro cammino. Ti ricordiamo nella preghiera.
Un caro saluto di pace e bene

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA