francescanesimo

Santita' francescana, fecondita' e attualita' del carisma di Francesco

Redazione Getty Images - Tiziana Fabi
Pubblicato il 28-11-2017

Ogni anno il 29 novembre la famiglia francescana celebra la festa di tutti i santi dell’Ordine

di Padre Domenico Paoletti

Ogni anno il 29 novembre la famiglia francescana celebra la festa di tutti i santi dell’Ordine. La scelta del 29 novembre è dovuta al fatto che in questo giorno, nel 1223, Onorio III conferma solennemente la Regola di S. Francesco, già approvata verbalmente nel 1209 da Innocenzo III. L’originale di questa Regola, detta “bollata” proprio perché solennemente confermata con un documento papale (bolla), è custodita nella Basilica di Assisi come la reliquia più importante. 



La Regola costituisce un incontro tra grazia e storia, e lungo il corso della storia ha portato molto frutto. Non a caso l’iconografia della festa di tutti i santi dell’Ordine è l’albero francescano, come visibilizzazione delle parole di Gesù: l’albero si riconosce dai frutti (Cf Mt 7, 15-16).



Ancora oggi la forma vitae proposta da Francesco e approvata dal papa produce novità di vita evangelica.



Il carisma di Francesco ha una sorprendente capacità generativa in ogni tempo, popolo e cultura. Come l’albero si riconosce dai frutti, così la grazia delle origini si riconosce dai testimoni che non cessano di abitare e vivificare la nostra contemporaneità.

La variegata santità francescana si presenta come storia degli effetti della grazia mediata dalla testimonianza di Francesco; attualizza il suo carisma e lo interpreta lungo la storia.

Senza l’agiografia francescana non conosceremmo molto della contemporaneità di Francesco. La santità (etimologicamente sanctus deriva da sancire/stabilire), attesta la stabilità dinamica della vocazione francescana attraverso il tempo.



Gli elementi che maggiormente caratterizzano l’innumerevole varietà di santi e sante dell’Ordine serafico, mostrandolo sempre attuale e sempre fecondo, si possono raccogliere attorno a tre linee fondamentali.

Il primo che incontriamo è la ricerca di Dio, al centro dell’esperienza di Francesco e dei suoi seguaci nelle diverse situazioni ed espressioni. La ricerca di Dio non allontana dal mondo e dal prossimo.

Da qui il secondo elemento: la testimonianza della fraternità universale nell’incontrare ed accogliere ogni persona come fratello e sorella.



Il terzo elemento accentuato dalla santità francescana è la cura del creato come casa comune.


Ma cos’è la santità nella Chiesa e nel mondo? È la vocazione di ogni uomo e di ogni donna alla comunione con Dio, con gli altri e con il creato. La santità è, quindi, il compimento dell’humanum. In tale prospettiva la santità è inscindibilmente evangelizzazione e promozione umana, attuate attraverso la testimonianza della vita evangelica.

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