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L'OMELIA DI MARCO TASCA: "GRAZIE PADRE VINCENZO PER LA LETIZIA DEL TUO ANIMO E LA DISPONIBILITA' DEL TUO CUORE FRANCESCANO"

Marco Tasca, Ministro Generale OFM
Pubblicato il 21-06-2018

Credere è un grande rischio e credo che tutti siamo chiamati a osare di credere tutti insieme. Siamo appunto qui oggi come comunità per sondare la nostra fede.

Tante domande non hanno risposte, ma la nostra fede ha una risposta, ha qualcosa da dire. E noi osiamo dire questo tutti insieme. Ecco allora questa comunità che osa dire insieme la propria fede.

Ci sosteniamo l’un l’altro, e lo facciamo con simpatia.

E proprio la simpatia è il tratto del carattere di Padre Vincenzo che mi ha sempre colpito, insieme con la grande fatica che ha fatto a raccogliere alcune obbedienze, alcuni ministeri che i superiori gli avevano affidato.

Padre Vincenzo, hai vissuto momenti di difficoltà, di contrasto, di sofferenza. Eppure il tuo atteggiamento è stato di serena accettazione, che non era rassegnazione, ma desiderio di vivere accettando la volontà di Dio.

Un ministro generale scriveva a Padre Vincenzo: “Questa è la vita francescana, che forse può apparire dura a un estraneo, ma nello spirito di servizio proprio dell’itineranza francescana, fa risaltare la bellezza della nostra vocazione. Ciò non toglie – dice il ministro generale – che ti sono assai grato per aver trovato ancora una volta in te quella serena, anche se sofferta, adesione ai motivi di fede che caratterizzano la nostra vita”. *

Vi leggo ancora un passo di una lettera scritta a Padre Vincenzo: “So che questo servizio umanamente per te è un grosso peso. Ma sappiamo anche che la nostra vita soltanto attraverso il peso umano è in linea con la vocazione liberamente accettata. Saprai condirlo, al solito, con la letizia del tuo animo e la disponibilità del cuore”.

Con la letizia del tuo animo e la disponibilità del tuo cuore. E’ un brano che non conoscevo. Mi ha fatto molto bene leggere queste lettere che il Ministro Generale scriveva a Padre Vincenzo, che  dimostrava la sua difficoltà ad accettare quello che gli veniva chiesto. E’ molto bello che abbia fatto tutto questo con letizia d’animo e con disponibilità del cuore. 


Per tutto questo mi è venuto in mente nel Padre Nostro: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”.

Mi pare davvero che Padre Vincenzo abbia preso sul serio il Padre Nostro. Chissà quante volte l’avrà pregato e avrà detto: “Sì, Signore, sia fatta la tua volontà, con letizia di animo e con disponibilità di cuore”.

Certo, noi preghiamo in questa frase che il Signore faccia la sua volontà, e certamente la fa. Ma chiediamo che anche noi  possiamo fare la volontà di Dio. Questa è una grande grazia da chiedere: che il Signore ci insegni, ci aiuti e ci guidi nel fare la sua santa volontà. 

Proprio prima citavo questo commento, tra virgolette, che san Francesco d’Assisi ha fatto al Padre Nostro, con la chiarezza e l’essenzialità che gli sono proprie. Fare la volontà di Dio significa essenzialmente fare due cose: osservare i grandi comandamenti d’amore verso Dio e verso il prossimo, dai quali dipende tutta la legge e tutti i profeti.

Queste sono certamente due caratteristiche che hanno segnato la vita di Padre Vincenzo nei tanti anni in cui ha servito come, tra virgolette, superiore, come animatore di tante nostre comunità e soprattutto di questa realtà, di questa basilica e di questo Sacro Convento per 17 anni.

Grazie padre Vincenzo a nome dell’Ordine per l’amore a san Francesco e alla sua basilica. Hai intensamente amato la basilica di san Francesco e il Sacro convento con i loro tesori, e hai cercato di porli sempre a disposizione dei tanti che sentono il fascino limpido o confuso delle sue così singolari memorie.

Grazie per la tua passione cristiana e francescana colorita da una tipica sensibilità toscana, che ti ha portato a non risparmiarti per incrementare la conoscenza di san Francesco. E sì, anche questo, per completare i restauri dei danni provocati dal terremoto del ‘97 sul Sacro Convento e sulle basiliche.

Grazie, Padre Vincenzo, per il tuo amore a san Francesco e alla sua basilica.

Grazie anche per i vari ministeri che hai svolto per il bene dell’Ordine, mettendoti al servizio della Curia generale, del nostro convento, della comunità del Seraphicum.

Grazie perché con questo tuo contatto diretto con moltissimi frati provenienti da ogni parte del mondo, e con le diverse realtà del nostro Ordine, hai dato al tuo ministero un respiro universale. Continua a pregare per noi dal cielo

Continua a pregare per noi, continua dal cielo a implorare il Signore che continui a darci la grazia di vivere da frati francescani come tu hai vissuto e come il Signore chiede a ciascuno di noi.

Grazie Padre Vincenzo


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