francescanesimo

LA TESTIMONIANZA di Bernardo Maria Vannini: "L'amore mi ha cambiato la vita"

Redazione Redazione online
Pubblicato il 14-06-2018

Pace e bene, sono fr. Bernardo Maria Vannini, ho 36 anni, sono al I° anno di Professione Semplice/Temporanea e sono originario di Siena. Vorrei condividere brevemente con voi, la mia storia d’amore, quella che mi ha portato a dire il mio si. Da piccolino, alla domanda cosa vuoi fare da grande?, spesso rispondevo il frate! Era strano perché in realtà non avevo mai visto un frate in carne e ossa e di san Francesco sapevo solo che parlava con gli animali, il che non mi interessava più di tanto.


Avevo dentro di me, la convinzione che i frati incarnassero la prosecuzione dell’Opera di Cristo in terra. Poi attraverso la figura di santa Bernardette, quando avevo solo quattro anni, l’Immacolata è entrata nella mia vita e da allora non ho mai smesso di chiamarla “mamma”. Sono cresciuto in parrocchia, facendo anche l’esperienza da aiuto catechista, fino a quando, verso i 20 anni arriva la rottura.


Il mio rapporto con il Signore era diventato assolutamente personale, abbandonai tutto, per otto anni niente Sacramenti tranne Natale e Pasqua, “più per tradizione che per desiderio”. Pian piano mi lasciai risucchiare dal mondo, così tanto da diventare insensibile ai richiami del Signore al quale, anzi, mi ribellavo a tal punto che era diventato Lui a dover fare ciò che desideravo.


Volevo un lavoro tranquillo, mettere su famiglia, una vita serena e quando si risvegliava in me il richiamo alla vita Religiosa, mi giravo dall’altra parte e non volevo proprio saperne. Ero arrabbiato, mi sentivo punito, perché desiderando cose semplici, queste non arrivavano e mi sentivo imprigionato in una vita non mia.


Il Signore è paziente, e mi ha atteso per sedici anni, non lasciandomi mai. Ciò che io leggevo come punizione, era invece la Sua costante provvidenza, che nella mia durezza di cuore non sapevo riconoscere. Nel 2010, in un mo- mento particolarmente difficile, per l’ennesima volta mi trovai a dover ricostruire la mia vita tutto da capo, senza averne però le forze, e fu lì che: “Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto” (Salmo 120), queste parole s’incarnarono nella mia esistenza attraverso un semplice invito a messa da parte di un’ amica.


Il Vangelo di quella domenica era quello di Marco (il giovane ricco), solo che a differenza di quel giovane, a fine messa il mio cuore scoppiava di gioia. Iniziò un nuovo cammino, scoprii la Lectio Divina, smisi di guardare la Croce con il senso di colpa e mi lasciai guardare da essa, iniziando così a vederla come realmente è: “il più grande gesto d’Amore che sia stato fatto per me”; scoprendo che sotto la Croce con me c’è Maria a sostenermi e che la Croce è la chiave del Tabernaco- lo per la Vita Eterna.


Feci esperienza vera di quei Sacramenti che prima non avevo mai realmente gustato e vissuto, e che nel tempo mi sono diventati necessari per vivere. Così quando il Signore tornò a bussare dissi il mio si. Fu inizialmente un si per sfida, ma che mi ha condotto qui, attraverso incontri, attraverso luoghi, in una reciproca e bellissima conoscenza quotidiana, un rapporto a tu per tu, e che giorno per giorno, diventa sempre più il si detto a chi amo! Bernadette è la sorella di viaggio e mi protegge, Francesco mi è compagno. Maria è stata ed è la gui- da al mio cammino, e con Lei oggi so davvero di poter dire: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente!!!”. Vi assicuro il ricordo nella preghiera, un saluto da Assisi... 


di Bernardo Maria Vannini 

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