francescanesimo

PADRE ENZO FORTUNATO: GOD IS BLACK

Enzo Fortunato Ansa - Oxfam
Pubblicato il 28-02-2017

I migranti fanno parte della nostra vita? I poveri, gli ultimi che posto occupano nella società di oggi?

Alcuni anni fa il teologo nero americano, James Cone, scrisse un saggio sul pensiero teologico dell'America Latina "A black theology of liberation" e nel muovere alcune critiche alla stessa teologia della liberazione e ai detentori del sapere teologico indicò che avevano ignorato la questione etnica. Avevano dimenticato: poveri, cultura indigena e nera. Nel suo scritto affermò: "God is black" Dio è nero. Al di là della provocazione questa frase offre a ciascuno di noi un paradigma o se vogliamo uno spunto di riflessione: i migranti fanno parte della nostra vita? I poveri, gli ultimi che posto occupano nella società di oggi?

Perché propongo questa riflessione? Sono stato per le vacanze natalizie con i miei familiari e ho chiesto loro e ad alcuni amministratori locali di ospitare a casa un rifugiato. Vi risparmio le risposte. Ecco perché oggi in maniera amara, ma altrettanto dolce, voglio ricordarvi che "Dio è nero".

È lo stesso san Francesco a indicare come comportarci con gli ultimi: "E chiunque verrà da essi, amico o nemico, ladro o brigante, sia ricevuto con bontà. E ovunque sono i frati e in qualunque luogo si incontreranno, debbano rivedersi volentieri e con gioia di spirito e onorarsi scambievolmente senza mormorazione".

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA