francescanesimo

Festa della Custodia e la Madonna benedetta da Massimiliano Kolbe nel Sacro Convento

Padre Egidio Canil
Pubblicato il 10-02-2018

Nella Basilica di San Francesco il culto all’Immacolata è sentito. A dare speciale impulso a tale culto fu il Papa francescano Sisto IV

Dall’11 febbraio del 1858, a 4 anni dalla proclamazione, da parte della Chiesa, del dogma dell’Immacolata Concezione, si sono succedute a Lourdes, in Francia, una serie di apparizioni della Vergine Maria ad un’umile ragazza di nome Bernadette Soubirous. In quelle apparizioni la Vergine si è presentata con il nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Per molti è stato naturale considerare tali apparizioni come una conferma divina della proclamazione del dogma dell’Immacolata. Dogma proposto e difeso, lungo i secoli, dai principali teologi francescani che da sempre hanno manifestato speciale devozione verso la Vergine sotto il titolo di Immacolata.

Ad Assisi nella Basilica di San Francesco il culto all’Immacolata è molto sentito. A dare speciale impulso a tale culto fu il Papa francescano Sisto IV che, nella seconda metà del secolo XV volle dedicare uno speciale altare all’Immacolata accanto alla Tomba di S. Francesco, nel transetto destro della Basilica inferiore.

Anche oggi, una delle cappelle laterali della Basilica, impreziosita da 28 formelle bronzee di T. Sigismondi (1988) e da alcuni altorilievi in marmo bianco di S. Amelio (2007) è dedicata all’Immacolata. In essa si venera una antica statua lignea policroma dell’Immacolata (sec. XVI) davanti alla quale ebbe numerose estasi San Giuseppe da Copertino, il “Santo dei voli”.

La devozione all’Immacolata si sviluppò ulteriormente fra i frati del S. Convento nel secolo scorso, ad opera di S. Massimiliano Kolbe, il Martire di Auschwitz. Il 6 settembre 1933, pellegrino ad Assisi, collocò e benedisse nel giardino dei Novizi una statua della Vergine di Lourdes, tutt’ora esistente. A metà degli anni ’50 i frati del S. Convento si consacrarono all’Immacolata. Negli anni ‘70 anche i Chieri del Seminario Franciscanum si consacrarono alla Vergine.

Sulla base di questa lunga tradizione mariana, il Custode P. Giulio Berrettoni, agli inizi degli anni ’90 propose ai frati che la Custodia Generale del Sacro Convento fosse posta sotto la protezione dell’Immacolata di Lourdes e che ogni anno, l’11 febbraio, fosse vissuto come Festa della Custodia e si rinnovasse la “consacrazione” all’Immacolata dei frati, delle comunità e delle attività pastorali che si svolgono attorno alla Basilica di San Francesco. Ciò è avvenuto anche lo scorso 11 febbraio attraverso una solenne rito presieduto dal Custode, P. Mauro Gambetti, alla presenta di tutti i frati delle comunità della Custodia.

Sinè tenuto, presso la solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal Custode del Sacro Convento di Assisi che nella sua riflessione omiletica ha proposto il Testamento di Bernadette  per "rileggere" i quattro anni vissuti al sacro convento in vista dell assise capitolare che si terrà il prossimo 20 febbraio . Erano presenti alla celebrazione eucaristica i vescovi del Costa Rica è l'intera fraternità custodiale.

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