francescanesimo

"Il futuro Francesco" Le provocazioni di De Masi, Angeli e Tittarelli

Redazione online
Pubblicato il 01-06-2017

Un cammino di comunione, animato dalle parole di papa Francesco nella sua prima visita ad Assisi

Continua il Capitolo Generalissimo. Nella giornata di ieri mercoledì i francescani presenti si sono lasciati provocare dalle riflessioni di Domenico De Masi, sociologo, Andrea Tittarelli, direttore "La Semente", e Federica Angeli, giornalista sotto scorta. Ne è emerso un dibattito forte e significativo.

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IL DECALOGO DEL PROFESSOR DE MASI


1. Donare socialdemocrazie, per non morire di liberismo.

Stipulare un nuovo, grande patto sociale tra uomini e donne, giovani e anziani, autoctoni e stranieri, ricchi e poveri, occupati e disoccupati, analogici e digitali per redistribuire equamente la ricchezza, il lavoro, il sapere, il potere, le opportunità e le tutele.



2. Donare tecnologia per ridurre la fatica.

Bertrand Russel: "Abbiamo continuato a sprecare tanta energia quante ne era necessaria prima dell'invenzione delle macchine; in ciò siamo stati idioti, ma non c'è ragione per continuare ad esserlo".


3. Donare serenità per eliminare lo stress.

Come ci suggerisce Carlo Petrini, vivere e pensare slow significa adeguare il proprio stile di vita ai ritmi naturali, essere sensibili alle stagioni, riacquistare la consapevolezza delle distanze, sviluppare una conoscenza dei prodotti e dell'ambiente nel quale viviamo.



4. Donare senso alle cose per snervare il consumismo

Come i Greci di Atene. Bertrand Russell confessa: “Ho gustato le pesche e le albicocche molto più di quanto le gustassi prima da quando ho saputo che si cominciò a coltivare in Cina agli inizi della dinastia Han; e che i cinesi presi in ostaggio dal grande re Kaniska le introdussero in India, da dove si diffusero in Persia giungendo all’impero romano nel primo secolo della nostra era. Tutto ciò mi rese questi frutti più dolci.”

5. Donare indignazione per sconfiggere l’oppressione

Contro la globalizzazione dell’indifferenza di cui parla Papa Francesco.


6. Donare conoscenza per diradare l’ignoranza

Ognuno sa qualche cosa che qualche altro non sa.

Rio Grande do Sul: ogni studente deve alfabetizzare un analfabeta.

Tutti insegnano ciò che sanno a chi non lo sa (Los alagados de Bahia)

Accesso gratuito a informazioni, musica, immagini.

7.Donare visione per non brancolare nel buio

John Adams (1786): "Devo studiare la politica e la guerra in modo che i miei figli abbiano la possibilità di studiare la matematica e la filosofia, la navigazione, il commercio e l'agricoltura, per poter fornire ai loro figli la possibilità di studiare la pittura , la poesia la musica e le porcellane.


 

8. Donare la felicità per non appassire nella malinconia

Dice Carlo Mars: "L'esperienza definisce felicissimo l'uomo che ha reso felice il maggior numero di altri uomini... Se abbiamo scelto  nella vita una posizione in cui possiamo meglio operare per l'umanità, nessun peso ci può piegare, perché i sacrifici vanno a beneficio di tutti; allora non proveremo una gioia meschina, limitatat, egoistica, ma la nostra felictà apparterrà a milioni dipersone, le nostre azioni vivrenno silenziosamente, ma per sempre.


9. Donare Bellezza , per non morire di arsura

Secondo il poeta John Keats, "l'opera d'arte è una gioia creata per sempre". Regalaer bellezza, dunque è regalare gioia, consentire quella pausa felice della mente che Herman Hesse riteneva indispensabile "per ravvicinarsi ogni volta con disinteressato fervore, al mondo naturale, diventando nuovamente bambini, sentendosi di nuovo amici e fratelli della terra, della pianta, della roccia e della nube.

 

10.Donare follia per non affogare nell'ovvietà

Come testimonia Garcia Lorca, "in ognuno di noi cova un granello di follia senza il quale sarebbe imprudente vivere".

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