fede

Udienza Generale. Dio non rinnega mai i suoi figli

Redazione Osservatore Romano
Pubblicato il 09-05-2018

"La vocazione cristiana sta tutta qui: vivere uniti a Cristo nella santa Chiesa" portando "frutti che durano per sempre". Lo ha detto il Papanell'udienza generale nella quale ha proseguito le catechesi sul Battesimo. Per il Papa rendere testimonianza della propria fede significa mettersi "al servizio degli altri, sull'esempio del Signore Gesù".

"Il Battesimo ci apre la porta a una vita di risurrezione, non una vita mondana: una vita secondo Gesù" e "il sigillo del battesimo non si perde mai. 'Ma padre se una persona diventa un brigante che uccide la gente, che fa delle ingiustizie, il sigillo se ne va?' No. È una vergogna che l'uomo fa queste cose, che va contro Dio, ma Dio mai rinnega i suoi figli" e "durante tutta la vita il Padre ci dice: tu sei il mio figlio amato, la mia figlia amata. Dio ci ama tanto", ha proseguito a braccio il Papa, nella catechesi dell’udienza odierna, incentrata sul "santo lavacro" accompagnato dall'invocazione della Santissima Trinità, ossia il rito centrale del battesimo. "Il fonte battesimale è il luogo in cui si fa Pasqua con Cristo", ha spiegato Francesco: "Viene sepolto l’uomo vecchio, con le sue passioni ingannevoli, perché rinasca una nuova creatura; davvero le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove".

Poi il Papa ha citato le catechesi attribuite a San Cirillo di Gerusalemme, in cui viene spiegato così ai neobattezzati quanto è loro accaduto nell'acqua del battesimo. È bella questa spiegazione di San Cirillo: "Nello stesso istante siete morti e nati, e la stessa onda salutare divenne per voi e sepolcro e madre". "È bella questa spiegazione di San Cirillo", il commento di Francesco.


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