fede

San Francesco ha imitato Gesù più di ogni altro uomo sulla terra

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Necessità in questi nostri tempi difficili: di testimoni che mostrino che si può essere davvero umani, limpidamente e completamente umani, come Gesù lo è stato in maniera suprema, ed era un uomo come noi eccetto che nel peccato, come lo è stato an Francesco muore accanto alla chiesina della Porziuncola, nella piana di Assisi, dopo il tramonto del sole del 1226. Appena spirato i frati che lo assistevano lo depongono nudo sulla nuda terra, come egli aveva chiesto. Sono passati oltre sette secoli e mezzo e lo spirito del poverello di Assisi è ancora una risorsa per il rinnovamento della Chiesa, per la pace nel mondo, per il rispetto del creato.
Uno degli atti certamente più rilevanti compiuti da Giovanni Paolo II è stata l'iniziativa di invitare bi rappresentanti della grandi religioni ad un incontro di preghiera per la pace. È accaduto il 27 ottobre 1986. Papa Woytila era convinto che dal dialogo tra le religioni dipendeva la sorte della pace nel nostro mondo. L'invito fu accettato perché l'appuntamento indicato era accanto alla tomba di S. Francesco.

Le dimissioni di Benedetto XVI e l'elezione del nuovo Papa sono avvenute in un momento complesso e difficile della nostra Chiesa. Si avverte la necessità di cambiamenti profondi e l'ultimo Sinodo dei Vescovi ha trattato della necessità di una nuova evangelizzazione. Per questo l'attesa di chi fosse il nuovo Papa è stata vivissima, e non solo da parte dei cattolici. E il cardinal Bergoglio, scelto come successore nella cattedra di Pietro, ha scelto per sé il nome di Francesco. La domanda viene spontanea: quale spiegazione dare a una tale rilevanza che Francesco d'Assisi continua ad avere dopo così tanti secoli? Non siamo i primi a porci questa domanda.
Le Fonti Francescane narrano che fra Masseo, compagno del Santo dalla prima ora, un giorno chiese a Francesco: "Dico, perché a te tutto il mondo viene dietro, e ogni persona pare che desideri di vederti e d'udirti e d'ubbidirti? Tu non sei bello nel corpo tu non sei di grande scienza, tu non sei nobile; come mai tutto il mondo ti viene dietro?". Francesco aveva risposto: "Vuoi sapere perché a me tutto il mondo mi venga dietro? Gli occhi santissimi dell'altissimo Iddio non hanno veduto fra i peccatori nessuno più vile, né più insufficiente, né più grande peccatore di me". Ai nostri giorni la risposta va cercata nella straordinaria relazione tra S. Francesco e Gesù . Egli ha avuto un coraggio straordinario nel prendere sul serio, radicalmente, Gesù. Sulle sue parole e sul suo esempio il Poverello di Assisi è andato continuamente modellando la sua esistenza, fino ad assomigliargli in maniera così viva, nel corpo e nell'anima, che chi lo incontrava aveva l'impressione di trovarsi di fronte a Gesù stesso. É questo che ci si aspetta da coloro che si dicono cristiani, e anzitutto dai leader ecclesiastici Papa compreso: che prendano sul serio l'esempio e la parola di Gesù , che gli assomiglino nel comportamento e nelle relazioni. E ciò per ridare un'anima grande alla Chiesa, per ridare un'anima a questo nostro mondo, che sembra morire per carenza di cuore e di spirito vero. Perché di questo c'è disperata neSan Francesco, che è stato chiamato "il secondo cristiano dopo Gesù", come lo sono un numero incalcolabile di uomini e donne che si lasciano guidare, spesso nell'umiltà di una vita che non fa rumore, dalle parole del Vangelo e dallo Spirito del Signore risorto. La nostra fede nella risurrezione di Gesù ha la sua base solida nella testimonianza degli apostoli, chiara e credibile. Ad appena qualche anno dagli avvenimenti S. Paolo può scrivere: "In seguito [Gesù risorto] apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me" (1Cor 15,6-8). Ma la nostra fede si basa anche sulle esperienze di "risurrezione" di cui siamo testimoni anche a nostri giorni .
Anzitutto della risurrezione di una umanità sana, positiva, generosa, impegnata, grazia ad una fede che sa resistere a mille prove. Il Popolo di Pordenone

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA