fede

PADRE MAURO GAMBETTI, BENEDIRE IL MONDO

Redazione online ANSA
Pubblicato il 07-12-2017

Nel 1223 frate Francesco fece rappresentare il presepe a Greccio per fare memoria del Bambino e vedere in qualche modo con gli occhi del corpo i disagi in cui si trovò. Al contempo, nella sua vita egli venerò sempre i “sacerdoti poverelli”, perché attraverso le loro mani è reso ancora corporalmente visibile il Figlio di Dio: “Ecco, ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; […] ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote” (San Francesco, Amm. I, 16). Quest’anno vogliamo rivivere l’esperienza di Francesco sotto questa duplice prospettiva. Con due segni abbiamo caratterizzato il presepe sulla Piazza inferiore della Basilica sotto il grande albero offerto dalla Regione Liguria: Gesù bambino giace su 445 bossoli, corrispondenti al numero dei missionari uccisi in odio alla fede; c’è un aspersorio accanto alla natività, uno strumento utilizzato dai sacerdoti per benedire le persone e le cose.

Riaccendiamo la speranza! Dio fa qualcosa di nuovo nella storia dell’umanità! Lasciamoci raggiungere dalla sua benedizione, che si serve in modo del tutto singolare dei “sacerdoti poverelli”. Grazie!

Alla Madre Immacolata affidiamo il cammino di tutti.

Padre Mauro Gambetti Custode Sacro Convento di Assisi

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