Natale, ottavo pensiero: L’umiltà della nascita
Il Poverello era attirato dall’umiltà della nascita del Figlio di Dio a Betlemme (cf. 1Cel 84: FF 467). Perciò, egli celebrava più di tutte le altre feste con ineffabile premura il Natale. Non possiamo celebrare il santo Natale senza il dono dell’umiltà: Dio è venuto in mezzo a noi nella forma di un bambino e per sempre resterà un Dio di carne, ossia l’Emmanuele. L’umiltà della nascita del Figlio di Dio può essere ammirata solo attraverso un atto di fede semplice, sincero e profondo: Francesco si prostra in adorazione innanzi a Gesù Bambino. È questo il vero atteggiamento di noi credenti: riconoscere la potenza di Dio nelle cose più fragili dell’esistenza. Questa umiltà tanto amata dal Poverello ci dice che il nostro Dio sarà per sempre un Dio di carne, per sempre un Dio in mezzo a noi, accanto a noi, “come noi”.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA