fede

Novena, un pensiero al giorno per la festa di San Francesco . La scoperta di Dio come Padre che segna la sua vita

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Dalle biografie di san Francesco: «Francesco, giunto alla presenza del vescovo, non ha esitazioni; non aspetta né fa parole; ma, immediatamente, depone tutti i vestiti e li restituisce al padre. Poi, inebriato da un ammirabile fervore di spirito, si denuda totalmente davanti a tutti dicendo al padre: “Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d'ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro, che sei nei cieli, perché in Lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fiducia e la mia speranza”» (LM II, 4).


Nell’Instrumentum laboris per il Sinodo sulla famiglia, nei primi capitoli l’uomo è invitato a confrontarsi con la Bibbia, in particolare con il tema della creazione dell’uomo: prima quella di Adamo e poi di Eva. Dio per creare l’uomo ha preso come modello se stesso, la Trinità. “Dio disse: facciamo l’uomo (e la donna) a nostra immagine e somiglianza!”. L’uomo perciò, per comprendere se stesso deve guardare a Dio. Adamo infatti, pur avendo di fronte tutte le altre creature, non si sentiva felice perché si sentiva solo. Dio allora gli affiancò Eva. Nella relazione con questa nuova creatura Adamo sperimentò la sua piena felicità. Come Dio è relazione vissuta nella Trinità, così l’uomo si sentì finalmente realizzato quando poté incontrare e relazionarsi con una creatura simile a sé.

 


Francesco d’Assisi
, nella Lettera a tutti i fedeli ripropone quel modello e invita tutti a conformarsi al progetto di Dio sull’uomo e sulla famiglia umana. Scrive “E tutti quelli e quelle che si conformeranno a questo modo […] riposerà su di essi lo Spirito del Signore, ed egli ne farà la sua abitazione e dimora. E saranno figli del Padre celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi, fratelli e madri del Signore nostro Gesù. E siamo fratelli, quando facciamo la volontà del Padre suo, che è in cielo. Siamo madri quando lo portiamo nel nostro cuore e nel nostro corpo attraverso l’amore e la pura e sincera coscienza, e lo generiamo attraverso il santo operare che deve risplendere in esempio per gli altri


Preghiamo con San Francesco
: A colui che tanto patì per noi, che tanti beni ha elargito e ci elargirà in futuro, a Dio, ogni creatura che vive nei cieli, sulla terra, nel mare e negli abissi, renda lode, gloria, onore e benedizione, poiché egli è la nostra virtù e la nostra fortezza. Egli che solo è buono, solo altissimo, solo onnipotente, ammirabile, glorioso e solo è santo, degno di lode e benedetto per gli infiniti secoli dei secoli. Amen.(FF 202)

di Padre Egidio Canil

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