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GIORNATA MONDIALE CARITA’ DEL PAPA

Mario Scelzo EPA/AHMED JALIL
Pubblicato il 24-06-2018

In tutte le chiese, santuari, rettorie e cappellanie della Diocesi durante le Sante Messe sarà raccolto il cosiddetto Obolo di San Pietro

Carissimi,

domenica 24 giugno 2018, in prossimità della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in tutte le Chiese che sono in Italia sarà celebrata la Giornata per la Carità del Papa. In tutte le chiese, santuari, rettorie e cappellanie della Diocesi durante le Sante Messe del sabato 23 pomeriggio e del 24 giugno sarà raccolto il cosiddetto Obolo di San Pietro che sarà devoluto al Vescovo di Roma, il Papa, affinchè Egli possa soccorrere le varie forme di povertà che attraversano le città dell’uomo.

Papa Francesco sempre ci richiama all’attenzione ai poveri, ai fratelli e alle sorelle “scartati” dalla società e sempre ci chiede di essere solidali con loro dandoci per primo l’esempio.

In questa sua attenzione non vogliamo lasciarlo solo. Desideriamo rafforzare l’impegno di condivisione, che attraversa tutta la Chiesa, nel suo farsi prossima ad ogni uomo …. Con questo spirito vi invito pertanto a prender parte attivamente e generosamente alla colletta per la Carità del Papa di cui beneficiano anche tanti nostri fedeli attraverso l’aiuto della Elemosineria Apostolica di Sua Santità…

 

Con queste parole S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli, invita i propri fedeli a partecipare alla colletta per la Carità del Papa, colletta si terrà in tutte le diocesi italiane. In che cosa consiste esattamente la “Carità del Papa”? proverò a spiegarlo nel corso di questo articolo.

L’Elemosineria Apostolica, nata su iniziativa del Beato Gregorio X (1271-1276), è l’Ufficio della Santa Sede che ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Sommo Pontefice. Tale istituzione, nota principalmente agli addetti ai lavori e delegata a svolgere compiti minori, vede un notevole cambiamento grazie alla coppia Papa Francesco/Padre Konrad.

Jorge Mario Bergoglio, divenuto il 13 Marzo 2013 il 266° Vescovo di Roma, neppure 5 mesi dopo il suo arrivo in Vaticano, nomina il 3 Agosto 2013 il polacco Konrad Krajewski Elemosiniere di Sua Santità. Il Pontefice che ha scelto il nome del Santo della Povertà non poteva non avere una predilezione per le persone più sfortunate. Bergoglio, è noto, quando era Cardinale a Buenos Aires, aveva l’abitudine di recarsi personalmente nei luoghi più disagiati della periferia della capitale argentina per portare il suo abbraccio fraterno accompagnato da generi di conforto per i bisognosi. Da Vescovo di Roma è stato costretto, per motivi di sicurezza e per obblighi del protocollo, a rinunciare alle sue “passeggiate”, ma dove non arriva Papa Francesco arriva la mano operosa di Konrad Krajewski, che tutti i poveri di Roma e gli “addetti ai lavori” chiamano affettuosamente Don Corrado.

Nelle mie vesti di volontario della Comunità di Sant’Egidio, ho molte volte visto Don Corrado “al lavoro”: sempre paziente, sempre circondato dai bisognosi ma mai infastidito dalle loro richieste di aiuto, sempre sorridente e cordiale, per indole lontano dalle telecamere e dalle luci della ribalta ma non per questo meno operativo.

Personalmente mi ha rallegrato l’annuncio di Papa Francesco, lo scorso 20 Maggio al termine del Regina Coeli, della nomina cardinalizia di Don Corrado, che si terrà nel concistoro del prossimo 28 Giugno.

Ma vediamo ora alcuni esempi concreti della Carità del Papa nel corso di questi ultimi anni. Partiamo dal 28 Marzo 2015, quando insieme a Don Corrado sono entrati ai Musei Vaticani oltre 150 poveri, per ammirare le meraviglie della Cappella Sistina e prendere parte, insieme al Pontefice, ad un momento di preghiera seguito da una abbondante cena.

Il 14 Maggio 2015 altra decisione sorprendente (anche se ormai siamo “abituati” alle sorprese del Papa). Bergoglio ha riservato ai senzatetto della capitale i posti di onore (di solito riservati ad ambasciatori e Capi di Stato) del Concerto presso la Sala Nervi dedicato alla raccolta fondi per i poveri.

Non mi dilungo, visto l’enorme impatto mediatico che ha avuto, sul soccorso operato nei mesi invernali del 2017 da parte della Santa Sede. Per chi abitava nei pressi del Vaticano poteva essere normale vedere Don Corrado impegnato ad organizzare o a guidare lui stesso ronde della solidarietà e/o distribuzioni di coperte e vestiario, senza dimenticare che la coppia Francesco/Konrad ha nel corso degli anni prima aperto il servizio docce sotto il porticato di Piazza San Pietro, poi un dormitorio per circa 35 senza fissa dimora.

Ero presente, lo scorso 19 Novembre, prima alla messa e poi al Pranzo in Sala Nervi offerto dalla Elemosineria ad oltre 500 poveri ed ai loro accompagnatori, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri (pranzo esteso ad altri 7.000 poveri, non in Sala Nervi ma in altre strutture di Roma), grazie alle associazioni di volontariato romane.

Non di solo pane vive l’uomo, ed anche le persone più povere, come ciascuno di noi, hanno bisogno di momenti di svago e serenità, come avvenuto lo scorso 12 Gennaio, quando Papa Francesco ha pagato il biglietto del Circo Medrano ad oltre 700 tra senza fissa dimora, bambini poveri delle periferie, disabili. Anche lì, c’ero e ricordo i volti distesi e sereni di chi vive il dramma quotidiano della povertà.

Chiudiamo con dolcezza. Da un paio di anni, in occasione del suo onomastico del 23 Aprile/San Giorgio, Jorge Mario Bergoglio regala oltre 3.000 coni gelato ai senzatetto di Roma, per tramite delle mense diocesane e delle realtà del volontariato.

Il Circo, la Cappella Sistina, un gelato, “doni” che non cancellano la povertà ma ridonano dignità ed aiutano a, parole del Santo Padre, “godere della bellezza di cui tutti abbiamo bisogno”.


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