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Enzo Bianchi alla Porziuncola: vivere il Perdono

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Venerdì 1 agosto alle ore 17.00, Domus Pacis

In occasione della Festa del Perdono di Assisi e nella prospettiva più ampia del Giubileo del Perdono del 2016 (gli 800 anni dall'istituzione dell'Indulgenza per la Porziuncola richiesta da san Francesco a Papa Onorio III), dopo lo straordinario intervento dello scorso anno di Massimo Cacciari, un altro noto pensatore contemporaneo, Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, sarà ospite del Santuario della Porziuncola per farci riflettere sul significato più profondo e attuale del Perdono.

Nel suo recente testo dedicato proprio al Perdono, Enzo Bianchi scrive: «Chi è arrivato a perdonare sa che questo è un cammino lungo e faticoso, compiuto a caro prezzo poiché deve fare i conti con il problema del male. Di fronte ad esso le differenti vie religiose percorse dall’umanità hanno percepito che l’unica cosa seria che si può fare è “soffrire insieme”, praticare la compassione. Essa, anche secondo la rivelazione ebraico-cristiana, è l’unica risposta sensata che l’uomo può dare davanti alla sofferenza. Questo sentimento, questa passione, da assumere in primo luogo nelle relazioni interpersonali, non si può limitare a tale dimensione, ma deve aprire una strada a livello sociale e anche politico ed economico». 

Il perdono è dunque una vera e propria opportunità. Anche Francesco d'Assisi ha cercato di offrire insistentemente ai suoi confratelli e alla società di allora questa occasione di conversione e di crescita. La sua insistenza infatti su questo tema è nota, in specie il suo carattere decisivo in ordine alla fraternità. Emblematiche le sue parole rivolte ad un superiore: «E ama coloro che agiscono con te in questo modo, e non esigere da loro altro se non ciò che il Signore darà a te. E in questo amali e non pretendere che diventino cristiani migliori. E questo sia per te più che stare appartato in un eremo.  E in questo voglio conoscere se tu ami il Signore ed ami me suo servo e tuo, se ti diporterai in questa maniera, e cioè: che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono, se egli lo chiede; e se non chiedesse perdono, chiedi tu a lui se vuole essere perdonato. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attrarlo al Signore; ed abbi sempre misericordia per tali fratelli» (Francesco d’Assisi,Lettera ad un ministro).

La conferenza si terrà alla Domus Pacis, del teatro delle Stuoie il venerdì 1 agosto alle ore 17.00.

La partecipazione è libera fino ad esaurimento posti.

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