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Palmira, Isis distrugge statua dei leoni. Unesco: 'E’ il crimine peggiore al sito archeologico siriano'

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

I miliziani jihadisti dello Stato Islamico hanno distrutto la Statua dei Leoni di Palmira, in Siria. E’ Irina Bokova, capo dell’Agenzia culturale dell’Unesco, a far sapere che la demolizione del gioiello è avvenuta la scorsa settimanaconfermando la politica di Isis di portare a termine “demolizioni su scala industriale” che hanno già polverizzato circa il 20 per cento dei 10 mila siti iracheni e siriani sotto il loro controllo.  

«Alcuni sono stati devastati in maniera tale che non restano neanche i sassi» ha affermato Bokova a Londra, esprimendo timore per «quanto può avvenire in Libia» se Isis dovesse impossessarsi delle aree dove si trovano i resti di città romane come Sabrata e Leptis Magnae.  

Riguardo alla Statua dei Leoni di Palmira, il direttore delle antichità siriane Maamoun Abdelkarim afferma che è stata «completamente distrutta»: «Il Leone di Al-Lat era un pezzo unico, alta 3 metri, pesava 15 tonnellate, risaliva a 2100 anni fa e non ne resta nulla, è il crimine più serio che finora hanno commesso contro l’eredità di Palmira».  

Isis ha conquistato Palmira in maggio, ne ha distrutto alcuni mausolei ma finora il grande complesso di antichità non sembrava aver subito danni. «Le distruzioni degli artefatti archeologici da parte di Isis - spiega Bokov. La Stampa

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