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Diplomazia internazionale al lavoro per la Siria. Si cerca di stabilizzare la tregua in corso e salvare il processo di pace in corso a Ginevra sotto l’egida dell’Onu. Intanto, dopo il Papa domenica al Regina Caeli, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, lancia un nuovo allarme per la drammatica situazione umanitaria causata dal conflitto, soprattutto ad Aleppo.

Non si contano più ormai gli appelli mirati a placare la sofferenza dei civili, stremati da oltre cinque anni di conflitto. Il numero uno dell’Onu, preoccupato dell’escalation dei combattimenti, torna ad esortare le parti in lotta in Siria al rispetto del cessate il fuoco soprattutto ad Aleppo, teatro di sofferenze indicibili per i civili. Ban Ki-moon si rivolge in particolare a Stati Uniti e Russia, perché raddoppino gli sforzi per giungere ad una reale cessazione delle ostilità, elemento essenziale per il buon andamento dei colloqui di Ginevra. L’appello è stato subito raccolto dal segretario di Stato americano, John Kerry, che proprio nella città elvetica sta cercando di salvare la fragile tregua. Tentativo condiviso dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Telefonicamente i due hanno proposto un imminente incontro tra tutti i Paesi del gruppo di sostegno alla Siria. (Giancarlo La Vella - Radiovaticana)