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Un boato. Poi il crollo e le fiamme ovunque. Un'esplosione si è verificata nel primo pomeriggio nell'East Village, a Manhattan, in una palazzina che sarebbe in parte crollata. Secondo alcune fonti, all'origine ci sarebbe una fuga di gas. I feriti sono 19. Tre in gravi condizioni. All'interno del palazzo di cinque piani sono rimaste inizialmente intrappolate 40 persone, tra cui anche bambini.

L'edificio, collassato dopo il forte boato, si trova tra la Seconda Avenue e la Settima Strada: è occupato da appartamenti e da uffici. Al piano terra ci sono negozi e ristoranti. Rapidamente, le fiamme si sono propagate anche a tre edifici accanto, visibili dalle finestre, come mostrano numerose foto diffuse via Twitter, mentre la colonna di fumo in cielo erano visibili anche da diverse centinaia di metri di distanza. In totale quattro edifici coinvolti, con crolli che hanno interessato anche il secondo più vicino a quello già collassato.

Oltre 25 autobotti, 100 pompieri e un altro centinaio di agenti sono andati sul posto per contrastare l'incendio. Inizialmente si sono diffuse voci di vittime, di due pompieri mancanti all'appello. Ma de Blasio ha precisato che non ci sono dispersi.



"E' stato come un terremoto". Così ha descritto quanto accaduto a  Manhattan un testimone che si trovava in un ristorante lì vicino. Ma le fiamme, riferisce Abc, hanno iniziato a propagarsi molto rapidamente e a crescere di intensità, al punto che i vigili del fuoco hanno dovuto anche allontanarsi. Secondo testimonianze raccolte dal New York Post, l'esplosione potrebbe essersi verificata in un sushi bar dove alcuni operai stavano lavorando alle condutture del gas. Vi sarebbe stata anche una segnalazione di una fuga di gas ai servizi di emergenza del 911 prima del fatto. Il portavoce dei vigili del fuoco di New York, Francis X. Gribbon, parlando col New York Times ha detto che probabilmente le cause vanno ricercate proprio in una fuga di gas senza però fornire conferme.  Un anno fa accadde un fatto analogo, ma su Park Avenue ad Harlem. Otto i morti, una settantina i feriti a causa di una fuga di gas che polverizzò due edifici adiacenti. I palazzi contenevano 15 appartamenti. In uno c'era anche una chiesa evangelica, nell'altro un negozio di pianoforti. Sul banco degli imputati all'epoca furono poste le condutture di gas che corrono sotto il selciato di Park Avenue: lì, nell'area della 116esima strada, erano vecchie 127 anni. (Repubblica)