Messico, scontri per gli studenti scomparsi
Scontri si sono verificati a Città del Messico nella serata di giovedì di fronte alla sede del governo, fra polizia in tenuta anti-sommossa e manifestanti che protestavano per la sparizione di 43 studenti nello Stato del Guerrero. I manifestanti, alcuni armati di molotov, spranghe e bastoni, hanno gettato pietre e petardi contro gli agenti e questi hanno reagito con lacrimogeni e idranti.
Decine di migliaia di persone erano arrivate pacificamente nel tardo pomeriggio nella piazza centrale di Città del Messico, lo Zocalo, dove si trova il Palazzo nazionale, sede del governo. All’improvviso è apparso un gruppo di manifestanti armati di bottiglie incendiarie, che gridavano «Fuori Pena Nieto!» (il presidente del Messico, ndr), «Dimissioni!».
Precedentemente c’erano stati scontri nei pressi dell’aeroporto della capitale. I manifestanti, armati di spranghe e bastoni, hanno anche sparato fuochi di artificio e lanciato pietre sui poliziotti che cercavano di rendere agibile la strada verso l’aeroporto, come mostra la tv messicana. Ieri, nella capitale messicana, hanno sfilato in migliaia chiedendo di fare luce sulla scomparsa dei 43 studenti il 26 settembre scorso ad Iguala dopo scontri con la polizia locale. (La Stampa)
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