Liberland, lo stato virtuale dal motto 'Vivi e lascia vivere' oggi ha una terra e una bandiera
Liberland attira migliaia di egiziani. Un giovane della Repubblica Ceca, Vik Jedlicka, afferma di aver fondato Liberland, uno Stato di 7 kmq a cavallo del Danubio, fra Serbia e Croazia. Nessuna carta geografica lo indica e nessuno Stato lo riconosce ma su Internet Liberland.org ha bandiera, confini, statuto, leggi e regolamenti. Inclusi i moduli per fare richiesta di immigrazione.
Sono già in 50 mila ad averli compilati e circa il 40 per cento di loro - ovvero 20 mila richiedenti - sono egiziani. La vicenda attira l’attenzione dei media del Cairo e “Al Masry Al-Youm” ne ha fatto una delle inchieste più seguite della settimana, innescando un dibattito pubblico.
Mohammed Hasim Bahri, capo del Dipartimento di Psicologia all’Università di Al-Azhar, afferma che ad attrarre gli egiziani è “il motto dello Stato di Liberland” ovvero “vivi e lascia vivere” perché “riflette la richiesta di libertà e tolleranza in un Paese come l’Egitto dove ogni partito punta ad imporsi a scapito di qualcun altro”.
Altri commentatori ritengono invece che la corsa verso Liberland nasca da quel 61 per cento di cittadini che, secondo l’Istituto di statistica, “vogliono emigrare in qualsiasi maniera, anche illegalmente, a causa della disoccupazione” che si avvicina al 25 per cento della popolazione in età di lavoro, secondo i dati della Banca Mondiale, mentre il governo afferma che non supera il 13 per cento. La Stampa
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